Le autostrade in Italia hanno un ruolo di fondamentale importanza, ma ora giunge una vera mazzata per i cittadini.
Aver modo di poter utilizzare delle strade ad alta velocità è essenziale per i cittadini di ogni nazione, con le autostrade che hanno un ruolo di primaria importanza. Collegare le principali città è essenziale, motivo per il quale è bene che queste strade siano sempre in perfette condizioni.
Naturalmente questo può anche comportare diversi disagi, derivati da quei lavori in corso tanto criticati, ma che sono essenziali per garantire la massima sicurezza. In strada non si può di certo scherzare con questa tematica, tanto è vero che abbiamo tristemente assistito in passato a delle vere e proprie tragedie.
I dati inoltre non sono per nulla confortanti in giro per l’Italia, con i dati che sono stati raccolti da Nomisma che sono molto deludenti. Il rapporto che prende il nome di “Il ruolo delle autostrade per lo sviluppo del Paese” ha evidenziato una serie di criticità che devono essere risolte il prima possibile, per evitare guai peggiori.
Stando a quanto è riportato in questo rapporto, si nota come il sistema autostradale italiano non sia di certo dei migliori e dei più sicuri. Lo si evince dal fatto che la rete è considerata come vetusta, se paragonata a quella delle altre grandi nazioni in giro per l’Europa, e con un alto grado di complessità.
Questo non solo è un grande problema già di per sé, ma si aggrava ancora di più nel momento in cui si evince come le autostrade italiane siano le più trafficate. I dati mostrano il 40% di auto in più rispetto alla Francia, il che corrisponde a 44 mila veicoli ogni giorno, mentre rispetto alla Spagna siamo di fronte a una differenza abissale con il doppio delle vetture che ogni giorno prendono l’autostrada.
Tra il 2009 e il 2021 sono 20,1 i miliardi di Euro investiti per lo sviluppo, ma la manutenzione ha visto solo una spesa complessiva di circa 768 milioni annui, dunque 10 miliardi. Stando però a quanto riporta Nomisma, ora sarà necessario un investimento dai 40 ai 50 miliardi, a partire dal 2024. Nel 2032 inoltre arriveranno a termine diverse concessioni per aziende che devono gestire le tratte autostradali, con queste che diminuiranno del 90% dal 2039. Gli investimenti dunque sono molto limitati e bloccati, con la speranza che si arrivi così una situazione di svolta il prima possibile.