Quando sei predestinato, sei predestinato. Già in tenera età il campione pensava in grande al punto da fare tutto da solo. Il ritrovamento che avrà scatenato una certa nostalgia nel pilota professionista italiano fa davvero impressione, è iniziato tutto in questo modo.
Tutti noi fatichiamo per capire quale sia il nostro posto del mondo, specie da bambini e da adolescenti quando il futuro non è mica così ben delicato come da adulti. Alcuni individui speciali sembrano saperlo fin dal primo momento in cui iniziano a parlare, camminare e costruire oggetti, proprio come è successo a lui che ha capito tutto fin da giovane!
Campioni fin da piccoli
Nel mondo dei motori ancora più che in altre discipline che richiedono comunque la loro buona dose di gavetta nei circuiti minori per i più giovani è importante che un pilota inizi molto presto a confrontarsi con i mezzi che guiderà per tutta la vita se dovesse mai passare al professionismo. Non a caso gente del calibro di Valentino Rossi, Marc Marquez ed Enea Bastianini hanno tutti iniziato a correre in moto giovanissimi.
Non fa eccezione il campione di oggi che ha portato questo concetto all’estremo al punto da non avere nemmeno bisogno di approdare in un circuito professionistico o amatoriale per iniziare la sua carriera nel mondo delle corse. Come ha provato con una fotografia incredibile infatti il pilota ha iniziato proprio in casa sua, con pochi strumenti a disposizione.
Una lunga carriera
Tra i piloti che hanno iniziato più giovani a correre in pista troviamo sicuramente Mauro Sanchini, motociclista professionista italiano classe 1969 oggi ormai lontano dal mondo delle corse almeno come protagonista ma che vanta una lunga serie di partecipazioni ad importanti eventi come il Supersport ed il Superbike corsi su potenti bolidi.
Il pilota che ha condotto nella sua carriera motociclette del calibro della Yamaha YZF R6 e della Ducati 996 ha iniziato con le minimoto e ancora prima con gli scooter…ma ancora prima di salire a bordo di un motorino, cavalcava già un veicolo unico ed esclusivo che si è procurato in modo davvero ingegnoso. Volete sapere come, vero?
Fai da te
Pur non specificando precisamente in che anno sia avvenuta la realizzazione di questo modello assurdo, Sanchini ci ha tenuto a condividere con i fans il ritrovamento della sua primissima motocicletta mai utilizzata. La due ruote è una minimoto unica in quanto costruita artigianalmente dal futuro professionista con i materiali rinvenuti nella proprietà dei genitori, almeno così sembra.
A riguardo, Sanchini si sente molto nostalgico: “Ho percorso i miei primi passi sul cemento con quella minimoto ovviamente senza sicurezza e sotto l’età consentita per guidare” ricorda il 53enne che presumibilmente si è commosso ritrovando l’amata due ruote durante le pulizie di primavera, un po’ come un pianista che risuona i primi accordi.
“Straordinario come un piccolo ritrovamento possa riportarti a ricordi ormai dispersi nel passato” commenta il pilota condividendo sui social network questa creazione che a dirla tutta è impressionante: quanti di voi saprebbero costruire una minimoto funzionante in garage solo con i mezzi a disposizione? Ecco, appunto…