La Yamaha deve cambiare pilota e a pochi giorni dalla gara di Portimao ha deciso di stravolgere i propri piani.
Il motorsport è stato per tanti anni il punto di forza della Yamaha, con il colosso giapponese che si è messo in luce nelle varie categorie come poche altre realtà. Lo si è visto grazie ai grandi trionfi che ha saputo raccogliere in MotoGP con Valentino Rossi, ma il Dottore non è stato il solo.

Per tanti anni è risultato chiaro a tutti come correre con la Yamaha fosse motivo di vanto, peccato che ora le cose siano cambiate. Da troppo tempo non arrivano vittorie e risultati sperati, con i test di inizio anno che avevano illuse, ma le prestazioni di Quartararo e compagni sono altamente deludenti.
Non vanno di certo meglio le cose in Superbike, con Jonathan Rea che ancora una volta non sembra essere entrato in sintonia con la moto. Il suo addio alla Kawasaki aveva fatto molto discutere e dopo un anno nero, la seconda stagione è iniziata con un infortunio che ha costretto la Yamaha a cambiare i piani.
Niente Fernandez per Rea: pronto O’Halloran
L’infortunio di Jonathan Rea durante i test prestagionali di Phillip Island aveva colto impreparata la Yamaha, tanto è vero che nella prima tappa della stagione non si era scelto alcun pilota per rimpiazzare il sei volte campione del mondo. La sua assenza però proseguirà anche in vista della seconda gara stagionale in Portogallo e in un primo tempo era stato scelto Augusto Fernandez.

Lo spagnolo è un uomo di nome e di caratura internazionale, campione del mondo Moto2 nel 2022, ma ora è la MotoGP che lo richiede. L’infortunio di Miguel Oliveira in Argentina ha fatto sì che il principale pilota di riserva della casa giapponese corresse ad Austin che, purtroppo per Yamaha, coincide esattamente con il weekend della tappa di Portimao.
Al posto di Rea dunque ci sarà Jason O’Halloran, pilota australiano che corre con la Yamaha nell’EWC, ovvero il campionato Endurance. Grande entusiasmo si è evinto dalle parole di O’Halloran, con l’australiano che ha sottolineato come per lui sia una grande occasione dopo che ha già avuto modo di vincere un totale 22 gare nella British Superbike. In carriera il pilota oceanico ha coso due volte in Moto2 nel 2013 con la Motobi, non andando mai a punti, e in Superbike corse solo Gara 1 in Italia con la Honda nel 2018, costretto a ritirarsi, dunque ora sogna il primo punto nel Mondiale.