Il timore di qualsiasi motociclista. Cosa fare quando ti imbatti in una buca e sei in moto o scooter? Ecco i consigli e gli step da seguire: tutto svelato
Purtroppo è all’ordine del giorno, soprattutto nelle devastate strade dei nostri centri città. In Italia sono sempre più i sinistri stradali dovuti direttamente o indirettamente alle buche e alle imperfezioni del manto stradale. Per questo bisogna essere sempre attenti quando si gira a bordo delle nostre amate due ruote, che abbiate voi una moto o uno scooter con cui dribblate il traffico delle metropoli nel tragitto verso l’ufficio o in una semplice passeggiata di piacere.
Il passo zero, chiaramente, sarebbe quello di evitare le buche, ma a volte non è così semplice come può sembrare. Pertanto bisogna essere informati, nel momento in cui accade qualcosa che può rovinare l’incolumità delle nostre due ruote o, peggio, della nostra salute.
Anche perché non sempre chi di dovere si assume le proprie responsabilità. Come recita l’articolo 2051 del codice civile: “Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito”. E appurare quest’ultimo ai fini di ottenere un rimborso è sempre impresa ardua. Ardua, attenzione: non impossibile. Ecco dunque come muoversi e seguire le giuste dritte.
Nel momento in cui ci si imbatte in una buca stradale in moto o scooter,il primo step è quello di allertare i vigili e le autorità competenti. In caso di danno al veicolo, il verbale degli agenti sarà esigibile un mese dopo l’incidente come prova imparziale dell’accaduto.
Di qui, documentare tutto con materiale fotografico e cercare testimoni per raccontare l’accaduto, costituendo ulteriori prove a vostro supporto. Fotografie da effettuare anche e soprattutto al mezzo prima e dopo le riparazioni. Chiedere al vostro meccanico o carrozziere di elencare in fattura la totalità ed il costo degli interventi svolti.
Successivamente, proseguite con la richiesta formale dei danni da spedire all’ente che gestisce la strada ‘incriminata’. Attraverso una raccomandata o una PEC, dettagliate l’accaduto e chiedere il rimborso entro 30 giorni. In allegato, ovviamente, tutto il materiale poco sopra descritto. Per importi inferiori ai 5mila euro, starà al giudice di pace decidere. Altrimenti si dovrà andare dinanzi ad un tribunale ordinario.
Cosa fare, però, se poi l’ente nega o ignora il rimborso? Allora si potrà procedere attraverso azioni legali: un’atto di citazione. In questo dovrà essere scritto e motivato dell’imprevedibilità della buca.