BSA, la leggenda torna in vita: c’è una storia che parte da lontano

L’Inghilterra ha avuto tanti produttori di qualità, ma BSA si era portata ad un livello di eccellenza paragonabile oggi solo ai top brand mondiale. Ora c’è una clamorosa novità.

La Birmingham Small Arms Company (BSA) è stata una azienda che produceva armi da fuoco ed equipaggiamento militare. Nel momento migliore, la BSA era diventata l’azienda produttrice di moto numero 1 in Europa, battagliando con l’americana Harley Davidson. La BSA venne creata el 1861 a Gun Quarter, Birmingham, da quattordici costruttori di fucili della Birmingham Small Arms Trade Association.

BSA, il mito rivive
Il ritorno della BSA (Adobe) Nextmoto.it

Oltre alla produzione di armi, alla fine del 1800, nacque la divisione che produceva biciclette. Il primo prototipo di motocicletta prese luce nel 1903. Vennero poi create anche le prime automobili. Nel 1909 il brand inglese aveva già diversi modelli e nel 1910 la BSA, acquistò la British Daimler Company, per fabbricare motori di automobili, internamente, al gruppo. Con lo scoppio della Grande Guerra la BSA costruì moto per l’esercito inglese, a scopi bellici.

Nel 1920 venne rivelata la Airco, azienda aeronautica fallita con la fine delle commesse militari, aumentando la produzione. Il 1919 aveva visto la nascita della BSA Motorcycles Ltd. come branca del gruppo BSA. Negli anni ’20 lo sviluppo di modelli crebbe a dismisura. Dopo la cessazione dell’attività automobilistica nel 1936 la concentrazione avvenne, principalmente, sulle due ruote. Vennero lanciati modelli da 250 a 1000 cm³, tutti a 4 tempi: il top di gamma era la Blue Star, monocilindrica a valvole in testa di 250, 350 o 500 cm³ di buone prestazioni, sostituita nel 1938 dalla Gold Star.

Il ritorno del mito BSA

Le BSA fecero strada anche nel Motorsport, correndo e vincendo dal 1949 al 1956 (solo in 350 dal 1949 al 1954, anche in 500 nel 1955-56) nel TT, mentre nella 200 Miglia di Daytona del 1954 piazzarono cinque moto nei primi cinque posti. Con la crisi economica degli anni ’70 arrivarono scarsi investimenti nella divisione a due ruote, che includevano le Triumph Motorcycles. Dopo la chiusura nel 1973 per tanti anni le BSA sono diventate moto da collezione, ma ora l’attesa è finita.

BSA, c’è una storia che parte da lontano
Un mito chiamato BSA (Adobe) Nextmoto.it

Nei concessionari di lancio troveremo un nuovo modello di BSA molto interessate, a 6599 Euro. L’appeal dell’iconica Gold Star 650 è cresciuto a dismisura. Il sentiment è quello di sempre. Il brand è stato acquisito nel 2018 dal gruppo Classic Legends per poi tornare sul mercato britannico nel 2021 e sul mercato europeo nel 2023, grazie ad un accordo con Peugeot che ne è diventata distributore ufficiale. La BSA 650 Gold Star, ancora una volta, farà la gioia dei puristi.

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