Brutte notizie Piaggio, operai e impiegati in ansia: questa non ci voleva

Pessime notizie per la Piaggio. Quanto sta avvenendo è un durissimo colpo per operai ed impiegati dello storico marchio.

La Piaggio è uno dei marchi più iconici del nostro paese. Se dici Vespa pensi all’Italia, se dici Vespa pensi anche alla Piaggio. Addirittura il celebre modello, entrato nell’immaginario collettivo anche grazie a film e canzoni, è da tempo sotto la lente d’ingrandimento anche della politica, con non poche voci che ne chiedono il riconoscimento ufficiale come patrimonio culturale del nostro paese.

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Brutta notizie per il mondo Piaggio. Quanto accaduto preoccupa e non poco (ANSA) NextMoto.it

Non si vive però di sola gloria del passato. Perché se è indubbio, oltreché unanime, che la Piaggio sia la storia del nostro paese, è anche vero che nel presente le cose non stanno proprio benissimo. La Piaggio, che fa capo al Gruppo IMMSI e ha tra le sue controllate marchi storici del calibro di Aprilia, Moto Guzzi, Derbi e Gilera, ha infatti avviato una procedura di mobilità nello stabilimento di Pontedera.

L’azienda ha infatti deciso per lo storico stabilimento di Pontedera di avviare una procedura di mobilità che coinvolge ben 110 lavoratori. Numeri più precisi parlano di 80 operai e 30 impiegati coinvolti in tale procedura. Naturalmente ciò ha portato alla reazione dei sindacati, soprattutto quelli di base, che, portavoce della preoccupazione dei lavoratori, hanno logicamente esternato tutto il malcontento per una situazione che rischia di creare non pochi problemi ad una delle maggiori fabbriche, e quindi fonte di lavoro, per il territorio.

Pontedera in mobilità, la scelta della Piaggio. Sindacati spaccati

La decisione dell’azienda ha creato una spaccatura anche all’interno dello stesso mondo sindacale. I sindacati maggiori, ossia FIOM, FIM e UILM, hanno infatti partecipato alla procedura, mostrando quindi assenso alla decisione della Piaggio, seppur logicamente mitigando gli aspetti più problematici in sede di trattativa. Di diverso avviso è invece la USB. Il sindacato di base infatti attacca questa scelta, accusando in un comunicato gli altri tre sindacati.

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Il piano industriale della Piaggio non convince tutti i sindacati (ANSA) NextMoto.it

Per l’USB la soddisfazione per le nuove assunzioni è solo un piccolo bilanciamento parziale per invece un trend che sta andando avanti da troppi anni. La procedura di mobilità e i piani aziendali di nuove assunzioni, nell’ottica del sindacato di base, sono palesi di una volontà che andrebbe a danneggiare i lavoratori sia nel breve che nel lungo termine. Proprio la mancanza di visione complessiva della situazione locale sembra essere il principale punto di accusa nei confronti degli altri tre sindacati.

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