Alla faccia della crisi e dell’ inflazione, il settore delle Motociclette non si lascia scalfire dalle ondate di ottimismo o pessimismo che governano la borsa e l’ economia mondiale e si presentano con un valoroso + 27,81% in appena 5 anni.
Un’ analisi di Federpneus, associazione nazionale rivenditori specialisti di pneumatici, ha appurato che, negli ultimi 5 anni, il mercato delle moto ha conosciuto un periodo d’oro guadagnando circa 27 punti percentuali sul numero di motocicli esistenti.
Nel periodo compreso tra il 2003 e il 2007, infatti, il numero dei motocicli italiani è cresciuto di ben 1.215.523 unità arrivando a toccare quota 5.585.972 motoveicoli circolanti.
In questo lustro di relativa flessione, quindi, il mercato delle moto continua a tenere e le motivazioni sono presto dette.
La crescita delle moto si nota soprattutto nei grandi centri urbani congestionati dal traffico: le grandi città, infatti, si pongono in maniera sempre meno agevole per gli automobilisti che, quotidianamente, sdevono destreggiarsi nel traffico delle ore di punta.
Senza contare le ZTL, le strisce blu, il salasso dei parcheggi in centro, il lungo tempo passato in coda di altri autoveicoli e il notevole stress che questo comporta.
Meglio, quindi, optare su un mezzo pià agevole che permetta di dribblare agevolmente il traffico e raggiungere prima la meta.
Un fenomeno tutto italiano, questo, che affonda le sue radici nella difficoltà di circolazione in città tipica del Bel Paese e che si esprime, come risultato, in un incremento del numero di motocicli.
Il centro-sud scatta in pole position: gli ultimi 5 anni hanno registrato un netto aumento delle immatricolazioni di due ruote in molte regioni meridionali, anche se il Piemonte si difende egregiamente.
Crescono le moto, diminuiscono i motorini vecchi stile.
Scarso è l’ appeal verso il varo vecchio ciclomotore, prontamente sostituito dalle nuove leve con scooter e maxi scooter che uniscono manegevolezza a comodità e prestazioni.