Negli ultimi due anni il mercato delle moto in Italia è tornato a far sorridere tutti e il merito è anche di uno sconto che tornerà
Non è ancora tempo di fare bilanci, anche se il momento si avvicina. Ma possiamo certamente dire che il mercato delle due e tre ruote in Italia nel 2023 ha funzionato benissimo. E questo grazie anche ad un nuovo sconto che tornerà pure il prossimo anno, è una certezza.
Perché se le discussioni, in Parlamento e fuori, sulla prossima manovra finanziaria del governo sono feroci esistono diversi punti fermi. Uno di questo è rappresentato dal sostegno agli acquisti degli italiani per una mobilità più sostenibile.
Tutto questo ha già avuto un impatto evidente sul mercato nel 2022 e ancora di più nel 2023. Fino ad ora nei primi undici mesi dell’anno sono state vendute 327.866 unità di due e tre ruote, con un significativo +16,07% rispetto allo stesso periodo del 2022. In cima alle preferenze gli scooter che hanno targato168.942 veicoli, con una crescita del 21,22%. Bene anche le moto, incrementate del 14,84% con 141.031 mezzi.
Gli incentivi statali hanno inciso ancora più profondamente rispetto al mercato delle auto. Lì infatti molti dei fondi destinati al comparto elettrico sono rimasti nelle casse dello stato, perché inutilizzati. Quelli per moto e scooter a spina invece sono stati esauriti in pochi mesi e anche per questo l’ANCMA ha chiesto al governo di sbloccare altri 5,6 milioni di euro, avanzati dal 2022.
Un impegno e un’attenzione che era stata pianificata dall’esecutivo guidato da Mario Draghi e che continua quindi con Giorgia Meloni. I contributi torneranno già dai primi giorni di gennaio 2024 con cifre significative per chi vuole cambiare mezzo oppure acquistarne uno nuovo, puntando sul rispetto per l’ambiente.
Ora che abbiamo la certezza del loro ritorno, che sarà utile anche per i concessionari, scendiamo più nel dettaglio e vediamo come funzioneranno i bonus. Il principio è uno solo, male per le due come per le quattro ruote: svecchiare il parco dei mezzi che circolano in Italia.
In questo senso molte aziende produttrici hanno fatto enormi passi avanti per sostenere le emissioni zero, in particolare con gli scooter. Non è un caso quindi se l’ecobonus sarà rinnovato anche nel 2024, con vantaggi soprattutto per chi rottama.
In tutto, salvo ulteriori incrementi che al momento non sono però in vista, saranno disponibili 50 milioni di euro. Di questi, per precisa scelta del governo, 45 sono dedicati a modelli sostenibili e 5 a quelli con motorizzazioni tradizionali.
I mezzi che possono accedere ai benefici degli incentivi sono stati divisi in sette categorie:
Per il 2024, con rottamazione di un veicolo della categoria L omologato fino a Euro 3, il contributo sarà del 40% sul prezzo di listino, fino a un massimo di 4.000 euro IVA esclusa (o 4.880 euro IVA inclusa). Senza rottamazione, invece, il contributo sarà del 30% sul prezzo d’acquisto, fino a un massimo di 3.000 euro (o 3.660 euro IVA inclusa).
Nelle moto a propulsore termico invece l’incentivo sarà concesso solo in caso di rottamazione. In questo caso, gli acquirenti avranno sconto del 5% offerto dal rivenditore, oltre a un bonus del 40% sul prezzo di listino, con un massimo di 2.500 euro.
La buona notizie è che il compratore non dovrà fare nulla o presentare domande. Il bonus sarà gestito direttamente dai venditori: dopo la registrazione sulla piattaforma apposita prenoteranno il contributo. Gli acquirenti invece godranno dell’incentivo sotto forma di sconto già da subito.