La svolta è vicina. La dichiarazione del Governo italiano lascia tutti stupiti. Ecco cosa succederà al Bonus.
Prosegue il periodo nero dell’automotive che in Occidente sta influenzando il settore da ormai qualche mese a questa parte. Nessuno sembra più avere interesse per l’acquisto di una vettura e anche l’Italia rappresenta a pieno questa tendenza, non a caso pure il mese di ottobre ha registrato una contrazione con il 9,1% di immatricolazioni in meno rispetto allo stesso periodo del 2023. E pensare che per un attimo le Case avevano tirato un sospiro di sollievo, ma il boom di acquisti corrispondente agli incentivi si è presto fermato.
I nostri connazionali sono corsi in autosalone per fare incetta di veicoli, molti elettrici, fintanto che era attivo il bonus, ma poi, terminati i fondi, il mercato si è bloccato lasciando nei vari concessionari migliaia di mezzi invenduti, ragion per cui, oggi numerosi costruttori stanno rivedendo le proprie stime produttive e alleggerendo la linea, il che significa persone all’improvvisto senza lavoro. Per quanto ci riguarda, da noi la strada è tracciata e il Governo ha deciso che non vi sarà alcuna marcia indietro.
Lo ha detto chiaro e tondo il ministro del Made in Italy e delle Imprese Adolfo Urso in occasione del Questione Time riguardante la nuova legge di bilancio: nel 2025 non verrà più erogato l’incentivo che doveva agevolare la vendita delle automobili a zero emissioni, così da rivedere progressivamente il parco circolante in un’ottica dell’abbattimento dell’inquinamento, nel rispetto di quanto disposto dalla Commissione Europea.
Già il mese scorso era stata resa nota l’intenzione di togliere 4,6 miliardi alla cassa dedicata, ma adesso è arrivata la conferma definitiva. L’anno venturo che vorrà assicurarsi un EV lo dovrà fare in toto secondo le possibilità delle proprie tasche. “Il tempo dei bonus è terminato, anche perché non hanno avuto un effetto positivo sulla produzione”, le parole del rappresentate dell’Esecutivo Meloni.
Per il comparto dell’auto sarebbero stati stanziati 500 milioni di euro per il biennio 2025-2027 per far fronte ad ogni esigenza, compresa l’apertura di contratti di sviluppo. Stando a quanto sostenuto invece dal Ministro del Tesoro Giorgetti non ci sarà più il Bonus rottamazione, oltre all’incentivo per le vetture a batterie realizzate in Cina o in altre nazioni. A fronte di queste affermazioni potrebbe non essere escluso un aiuto per le automobili italiane.