Bollo moto, scatta l’allarme: il trucco per evitare noie burocratiche

Nessuno vuole avere certamente problemi con le varie tasse da pagare, bollo moto compreso. C’è un “trucco” importante da mettere in atto.

Pagare le tasse non piace certamente a nessuno, a maggior ragione in un periodo come quello che stiamo vivendo, in cui diventa necessario districarsi tra varie spese e si fatica ad arrivare alla fine del mese. Farlo è però necessario, anche quando si tratta di qualcosa che si ritiene ingiusto, come il bollo moto (o auto), che è una delle imposte più odiate, dovuta indipendentemente dall’utilizzo del mezzo, ma legata esclusivamente al suo possesso.

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Mai dimenticarsi di pagare il bollo moto – Nextmoto.it

Anzi, se possibile nel caso della due ruote l’idea di qualcosa di cui si farebbe a meno può essere ancora più forte. Molti, infatti, finiscono per usarla esclusivamente nel periodo più caldo dell’anno, ma l’importo dovuto risulta essere sempre lo stesso.

Bollo moto: evitare seccature è possibile

In passato si è parlato a più riprese da parte del governo della possibilità di arrivare a un’eliminazione definitiva del bollo, cosa pensata sia per la moto sia per l’auto, ma non è stata mai tradotta in realtà. Chi ci sperava deve quindi mettersi il cuore e in pace e inserirlo tra le cose a cui è necessario ottemperare secondo le scadenze previste.

In un ambito come quello delle imposte è però necessario mettere in conto la possibilità di andare incontro a controlli sulla regolarità, cosa possibile non solo quando si viene fermati per un posto di blocco da polizia e carabinieri. Non è escluso questo possa avvenire anche per quella che viene identificata come la tassa di possesso, è bene quindi agire con la massima cautela.

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Occhio alle scadenze in caso di posto di blocco – Nextmoto.it

Il bollo, come sappiamo, è un’imposta Regionale, spetta quindi alla Regione di residenza verificare che tutto sia in regola, ma entro un tempo massimo di 36 mesi. Nel caso dei motocicli, però, da qualche tempo, la situazione è cambiata, non è più necessario portarlo con sé. Per quanto riguarda invece i ciclomotori, questo va saldato solo se si circola, non è quindi obbligatorio come accade per le vetture pagarlo ogni anno. Nel caso dei59ini, questo va tenuto insieme ai documenti, perché la polizia può richiederlo in caso di controllo.

Occhio anche alle altre scadenze

Come ben sappiamo, tra gli obblighi a cui si deve ottemperare c’è anche quello che riguarda l’assicurazione. È necessario sottoscrivere una polizza non solo per obbligo di legge, ma anche per essere tutelati nel caso in cui si dovesse essere coinvolti in un incidente. Questa, però, anche per quanto riguarda le auto può essere personalizzata: chi utilizza il mezzo poco o solo per un periodo dell’anno può quindi pensare a un accordo che prevede un tetto di chilometri massimo o valido solo per i mesi in cui si pensa di circolare, cosa che evidentemente comporta un prezzo più basso.

Fino a che è valido è però necessario portare con sè il certificato che dimostra l’avvenuto pagamento con sè. Se questo non dovesse avvenire, infatti, in caso di controllo c’è il blocco-sequestro immediato della moto.

Massima attenzione inoltre anche se si dovesse incorrere in una multa, fatto poco piacevole, ma che non si può escludere a priori. Anche dopo avere saldato l’importo previsto per la sanzione, è necessario tenere il certificato di avvenuto pagamento per cinque anni dalla data del pagamento, solo dopo questo lasso di tempo può scattare la prescrizione.

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