Per chi possiede una moto, il bollo è il classico appuntamento annuale. C’è una buona notizia, non tutti devono pagarlo.
Come per le automobili, anche la moto comporta il versamento di una tassa sul possesso. Che la si usi tanto o la si tenga perlopiù ferma, il bollo va pagato ogni dodici mesi. Attenzione però, questo vale solamente per le due ruote di cilindrata superiore ai 50 cm3 e gli scooter. Inoltre vi sono delle categorie che possono usufruire di sconti o addirittura dell’esenzione.
Partiamo da quest’ultima categoria. Il principio che vale è lo stesso per le auto. Chi dispone di un veicolo elettrico non dovrà pagare nulla per i primi cinque anni dall’immatricolazione. Questo vale per tutte le regioni italiane. Alcune poi hanno stabilito ulteriori aiuti anche per quando questo termine è scaduto. In particolare chi vive ad Aosta può beneficiare dell’azzeramento dell’imposta per un totale di otto anni. Genericamente, però, superato il quinquennio si passa alla tariffa piena.
Allo stesso modo delle automobili, pure le moto storiche non devono versare alcunché. Se hanno più di trent’anni, per loro l’escluse dall’odiata tassa è sancita. Se invece si è nella fascia tra i venti e i ventinove anni la scontistica tocca il 50%., Anche qui però bisogna prestare attenzione. Non basta avere una moto storica per godere del benefit. Bisogna infatti essere dotati di un Certificato di Rilevanza Storica rilasciato direttamente dalla FMI o da altro registro storico riconosciuto.
Bollo Moto, tutto su pagamento e esenzioni
Fatta la premessa su chi può non pagare, veniamo alla parte pratica. Come si fa a sapere quanto si deve versare? Il calcolo si basa principalmente su due elementi: la potenza della moto in kW e la relativa classe ambientale. Tutti i mezzi fino agli 11 kW devono corrispondere un emolumento a tariffa fissa. Le Euro 0 devono sborsare 26 euro. Le Euro 1, 23 euro. Le Euro 2, 21 euro e le più virtuose Euro 3 e 4, 19,11 euro.
Per quanto concerne le moto e gli scooter più performanti, questi pagano un extra. Per ogni kW in più rispetto agli 11 di base, si aggiungono rispettivamente 1,70 euro per i veicoli più inquinanti, quindi 1,30 euro per gli Euro 1, 1 euro per gli Euro 2 e 0,88 centesimi per le altre due categorie. Non è tuttavia da escludere che alcune regioni possano applicare una tariffa più alta. Per sicurezza meglio dunque collegarsi al sito dell’ACI dove possono essere trovate tutte le informazioni.
Per regolarsi circa la scadenza, genericamente il versamento va fatto o a gennaio o a luglio, entro il termine del mese successivo, quindi fine febbraio e fine agosto. Ci sono tuttavia delle eccezioni. In Lombardia e in Piemonte fa fede la data di immatricolazione.
Se il bollo prevede delle esenzioni, lo stesso non vale per l’assicurazione anche quando si è in possesso di una moto storica. Pure in questo caso bisogna necessariamente sottoscrivere una polizza RC Per trovare quella più adatta alle proprie esigenze, basta recarsi su uno dei tanti portali dedicati e dopo aver inserito i dati richiesti, si ottiene il preventivo.