C’è una data da segnare sul calendario per evitare di pagare il bollo auto. Non tutti, però, sono esenti dalla tassa.
Per chi si è dimenticato di farlo o ha avuto problemi di tipo economico, c’è la possibilità che il bollo auto non si debba pagare. Ovviamente, però, c’è da fare attenzione a varie dinamiche e a differenti situazioni che si possono venire a creare. A decidere in merito sono le Regioni italiane, le quali talvolta possono anche avere delle difficoltà nell’effettuare la richiesta di pagamento. Il tema è molto ingarbugliato, ma andiamo a vedere come si può semplificare in pochi passi.
Fondamentalmente, il bollo auto è una delle tasse maggiormente odiate da parte degli italiani e a dirlo ci sono i dati sui versamenti. In particolare, parliamo di una delle tasse maggiormente evase da parte dei cittadini e a confermarlo ci sono i rapporti di varie associazioni, come ANCI, o alcuni dell’Agenzia delle Entrate.
Quale sia il motivo reale di tale alto numero di evasione non è facile da comprendere e si deve verificare caso per caso. Si va da chi proprio non vuole pagarlo a chi, invece, ha semplicemente dimenticato di farlo. Tuttavia, le Regioni italiane sono chiamate a riscuotere la cifra dovuta inviando a casa dei cittadini che non l’hanno versata una comunicazione. Ma se essa non venisse recapitata, allora il bollo auto potrebbe andare in prescrizione. Nei seguenti paragrafi andremo a svelare come ciò può avvenire e perché si viene a creare tale situazione.
Bollo auto, come funziona la prescrizione nelle Regioni
Ci sono diversi motivi che possono portare a una mancata comunicazione al cittadino in merito al pagamento del bollo dell’auto. Ciò può avvenire per le più svariate ragioni e può comportare anche la possibilità di una prescrizione per quanto riguarda l’atto di pagamento.
In tutte le Regioni italiane, eccezion fatta per la Regione Piemonte, ci sono delle tempistiche di prescrizione molto ridotte. Principalmente, se nei successivi tre anni dal mancato pagamento il cittadino non riceve alcun sollecito, allora il bollo va in prescrizione e può non esser pagato. Ciò è differente per la Regione Piemonte, dove gli anni non sono tre ma bensì cinque.
Attenzione, però, perché un avviso di accertamento, un sollecito di pagamento o una cartella esattoriale inviati al cittadino entro i tre (o cinque anni nel caso del Piemonte) possono spostare la scadenza in avanti. Le Regioni, talvolta, richiedono erroneamente il pagamento pur dopo che esso è andato in prescrizione. Per questo motivo, meglio controllare rivolgendosi a un’agenzia per le pratiche auto, oppure accedendo all’estratto debitorio sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, o anche accedendo al sito della Regione di residenza.
Succede spesso che le Regioni abbiano problematiche relative a difficoltà amministrative o a inadeguatezza nel controllo e nella gestione delle pratiche. Proprio per questo, può avvenire che non vengano inviate le comunicazioni ai cittadini, i quali a volte possono anche rendersi irrintracciabili. Tutto ciò può portare alla prescrizione, ma se non si sa se sia scattata o meno si rischia di pagare il bollo pur non dovendo. Solo un ricorso potrà, poi, permettere di evitare il pagamento di esso.