La nuova moto della BMW è un opera d’arte. E’ cucita su misura del proprietario. Ecco perché è sorprendente.
A differenza dell’auto, le moto possono essere una vera e propria malattia e i costruttori lo sanno. I centauri nudi e puri sono una categoria a parte e chi li consce lo sa. Non appena hanno un momento libero lo sfruttano per mettersi in sella e andare all’avventura su asfalto come su sterrato. Per alcuni di loro, anche le vacanze sono tali solamente se vissute alla guida della loro due ruote ed è proprio per loro che è stata progettata la BMW che andremo a scoprire.

Si tratta di un modello unico e non è azzardato sostenere che sia un’opera d’arte sui generis, se non altro per la ragione, fuori dal comune, per cui è stata disegnata. Ogni sua componente è cucita su misura sul proprietario e quando se ne assaporano le prestazioni, si va davvero in un’altra dimensione. Prima di descriverne le caratteristiche dobbiamo anticipare che non è stata costruita e pensata in Germania, bensì in Francia.
Tutti pazzi per la BMW R 65 Scrambler, con lei vai pure a fare surf
A stimolare il designer a dare vita al riadattamento della BMW R 65 Scrambler sono state due delle sue principali passioni: le moto, ovviamente, e cavalcare le onde su una tavola da surf. Per Xabi Ithurralde due sono state le linee guida da seguire per la costruzione, ovvero la volontà di plasmare un mezzo che fosse quanto più agile e leggero per muoversi con disinvoltura sui terreni con meno aderenza e così, nel suo regno, l‘Atelier 11 con sede a Saint Jean de Luz, nella Nuova Aquitania, ha cercato di capire come tradurre le idee in realtà.
Chiaro anche il piano per quanto riguarda il motore che a suo avviso avrebbe dovuto essere potente, ma senza eccessi e quello della tedesca gli è sembrato essere un buon punto d’incontro avendo un interasse corto e reattivo. Esteticamente, proprio per il suo impiego sulla sabbia, è stata scelta l’essenzialità. Dal peso di 200 kg, compreso il supporto per agganciare la tavola da surf, dispone di una ciclistica classica e di gomme leggermente tassellate.

Priva di carrozzeria, snella, minimal nei volumi di faro e serbatoio e con un posto e mezzo, questa scrambler vanta anche un manubrio largo per guidare in posizione naturale, una pompa del freno celata sotto il serbatoio e un impianto frenante ad imitazione di quello della K1200LT. L’elemento più prezioso? La sella rivestita in pelle di toro.