La BMW sembra davvero pronta a rivoluzionare il mondo delle due ruote. Potrebbe presto arrivare un nuovo innovativo motore.
Siamo davvero destinati ad “abbracciare” una motocicletta BMW turbo-compressa con un motore bicilindrico parallelo? Secondo i disegni dei brevetti pubblicati in esclusiva da Motorrad, potremmo vedere tutto questo da qui a breve. Rimaniamo sorpresi e nel contempo estasiati.
Non siamo sicuri di dove Motorrad abbia trovato questi disegni, intendiamoci, ma ci aspetteremmo che siano legittimi. La notizia è chiara: BMW sta pensando a un nuovo motore per il mondo delle moto, e non solo. La conferma arriva direttamente dall’Ufficio Brevetti tedesco.
Cosa sta accadendo davvero? Sembra che la BMW stia armeggiando su un nuovo design che non solo incorpori un turbo, ma riconfiguri anche il suo attuale design P-twin.
Gli attuali gemelli della serie F della BMW hanno perni di manovella sfalsati di 90 e 270 gradi, con intervalli di accensione di 270 gradi/540 gradi, il che si traduce in un’erogazione di potenza e un suono simili a quelli che si trovano su molti gemelli a V.
Tuttavia, insieme all’apparato di induzione forzata, questo nuovo brevetto BMW mostra un gemello parallelo contro-rotante con perno di manovella sfalsato di 180 gradi e ordine di accensione di 180 gradi/540 gradi. Con l’aggiunta di un albero di equilibratura, questo dovrebbe tradursi in un motore molto più fluido.
BMW pronta a rivoluzionare il mondo delle moto: scopriamo cosa sta accadendo
Se BMW progetta un motore, generalmente a un certo punto questo viene inserito nella gamma GS. In questo caso, è possibile che tra qualche anno potremmo vedere una GS turbo… o forse una macchina da strada turbo compressa (come la S1000XR) nella categoria degli sport d’avventura? È anche possibile vedere una versione di questo motore senza turbo usata per macchine da avventura, dove la potenza pura è meno preoccupante.
L’induzione forzata è la via del futuro per i motori a combustione interna, o almeno, questo è quello che pensavamo circa cinque anni fa, dopo che Kawasaki ha presentato la sua gamma di hyperbike H2.
Anche la Yamaha stava lavorando a un progetto turbocompresso simile prima del COVID. Mentre sembrava che il turbocompressore e la sovralimentazione sarebbero state una tattica comune per aggiungere potenza rispettando anche gli standard sulle emissioni, non è successo.
Con il tempo che sta per scadere prima che l’UE e presumibilmente il resto del mondo occidentale promuova divieti sulla vendita di nuovi veicoli a combustione interna, potresti pensare che sia troppo tardi ora: abbiamo visto la fine dello sviluppo di questa tecnologia. Ma forse questi brevetti mostrano il contrario…
Dalla domanda di brevetto mostrata dai colleghi tedeschi appare evidente una riprogettazione totale del motore, o meglio: appare evidente che i tecnici tedeschi si sono concentrati su alcune soluzioni che non è detto vengano poi trasferite tutte e tutte insieme su un futuro propulsore ma che sono oltremodo interessanti.
La fasatura appare a 180° (e non negli ormai canonici 270° molto comuni e che danno ai bicilindrici il sound e in parte il carattere di un V2 di 90°) e il necessario albero di equilibratura per smorzare le vibrazioni viene collegato direttamente sull’albero motore, rispetto al quale ruota al doppio della velocità ed è controrotante. A sua volta la frizione è doppiamente collegata sia all’albero di equilibratura che al motorino dell’avviamento elettrico, allo scopo di ottimizzare al massimo resa e ingombri.