ConnectedRide è il nome scelto da BMW per l’innovativo sistema di comunicazione tra veicoli che ha lo scopo di garantire la migliore sicurezza possibile per gli utenti delle due ruote, la cui incolumità é molto spesso messa a repentaglio da distrazioni, comportamenti sbagliati o da strade come quelle italiane (che lasciano molto a desiderare).
BMW Motorrad ConnectedRide ha visto la luce già nel 2009 come sistema per la segnalazione, tramite opportuni sensori, di ostacoli, maltempo, arrivo di veicoli di soccorso e frenate di emergenza (e la successiva trasmissione di questi dati ai veicoli opportunamente equipaggiati che seguono o precedono) ed ora si arricchisce di nuove funzionalità per rendere le motociclette più visibili.
Infatti la nuova evoluzione del sistema può contare su luci a LED a lampeggio automatico integrate negli specchietti e su sensori di attivazione automatica dei freni: se un veicolo in grado di leggere questi segnali sta compiendo un’azione potenzialmente dannosa per una motocicletta che magari il conducente del veicolo non ha notato (svolta a sinistra, sorpasso, ecc) gli impianti frenanti della moto e dell’altro veicolo coinvolto vengono immediatamente attivati e i potenziali incidenti prevenuti.
Insomma la filosofia per la sicurezza stradale che ha portato alla concezione del BMW ConnectedRide è più che ottima, ma ora si tratta di avere veicoli a due e quattro ruote in grado di scambiare tra loro questi segnali, il che sembra assai difficile specie in un periodo come quello attuale, in cui le vendite sono in calo e di conseguenza il parco dei veicoli circolanti invecchia.