Annunci come questo sono l’incubo di costruttori che ci rimettono inevitabilmente dei soldi e proprietari, costretti a rinunciare alla loro due ruote per un periodo di tempo imprecisato oltre che a rischiare di farsi male. Purtroppo, la notizia è stata data dalla BMW stessa e dubitiamo possa essere disattesa!
Brutta storia quella in casa BMW con il marchio bavarese produttore di due e quattro ruote indiscriminatamente che si trova a fare i conti con un grosso problema. E non ce lo hanno solo due o tre motociclette, si tratta di un controllo da effettuare obbligatoriamente sull’intera serie prodotta in un dato periodo di tempo.
Sicurezza e controlli
La sicurezza deve essere il primo comandamento per i centauri che si spostano abitualmente su una motocicletta per andare a lavoro, divertirsi o semplicemente per correre un po’ e sentire il vento tra i capelli o perlomeno contro la visiera del loro casco. E a proposito di protezioni queste potrebbero non bastare per tenervi al sicuro se la vostra motocicletta in primis ha dei gravi problemi di affidabilità.
Proprio questo preoccupa la casa bavarese BMW che fin dall’inizio dei tempi produce motociclette oltre che bolidi a quattro posti per i più ricchi acquirenti del pianeta. Secondo quanto abbiamo appreso infatti, alcune motociclette del marchio sarebbero affitte da un problema che, ci dispiace per i proprietari, non si può proprio ignorare a lungo.
Riportamele qui!
Il richiamo è partito dalla NHTSA, una vecchia conoscenza dei nostri lettori più assidui che per chi non lo sapesse, altro non è che l’agenzia per la sicurezza stradale americana. Ma non smettete di leggere perchè ve lo diciamo fin da ora, il problema non riguarda solo gli americani. E’ stato solo scoperto nel continente su all’incirca 18.000 motociclette prodotte dalla casa.
Secondo le stime del marchio e dei consulenti a cui si è affidato, potrebbero essere oltre 250.000 ovvero un quarto di milione le due ruote interessate dal richiamo volto a controllare ed eventualmente sostituire un importantissimo componente fondamentale per la sicurezza ma anche banalmente la mobilità dei veicoli. Ecco cosa è emerso dall’indagine.
Cambio in panne
Qual è il problema e perchè è così grave da portare al richiamo di così tante motociclette? Secondo BMW l’albero di entrata del cambio di alcuni ciclomotori è potenzialmente a rischio malfunzionamento. Questo significa che non è detto che succeda ma, in condizioni di stress come pioggia, strade dissestate ed alta velocità, il componente potrebbe subire un carico troppo pesante e rompersi. Questo cosa comporta? Presto detto. Il bloccaggio improvviso della ruota posteriore!
Inutile dire quali potrebbero essere le conseguenze di questo bloccaggio ad alte velocità e quando il pilota non si aspetta certo qualcosa di simile. Il richiamo sarà operato dalla casa che aggiornerà il software di bordo, garantendo che il cambio non vada incontro a stress eccessivi e che questa eventualità terrificante non si verifichi con la due ruote in questione.
Ora, resta solo da accertare quali siano gli esemplari “incriminati”: a quanto ci risulta, si tratta di un lotto di BMW R1250GS prodotte tra il settembre del 2018 ed il dicembre dello scorso anno, un gruppo della variante Adventure prodotta da ottobre del 2018 alla fine del 2022 e pure alcune R1250 RT, in particolar modo il guasto potrebbe avvenire sui modelli costruiti tra il luglio del 2018 ed il dicembre dell’anno passato. Un bel grattacapo per BMW che perderà molti soldi per questa operazione. Ma meglio i soldi che la vita di un centauro.