Max Biaggi ha fatto sognare generazioni di tifosi con i suoi titoli e le sue vittorie, ma il ritiro dalla MotoGP resta inspiegabile.
Il 26 di giugno del 1971, a Roma, nasceva uno dei piloti più forti della storia del mondo delle due ruote, senza limitarci alla MotoGP. Stiamo parlando di Max Biaggi, quattro volte campione del mondo della classe 250, di cui è stato padrone assoluto dal 1994 al 1997, per tre anni con l’Aprilia, con cui oggi lavora a stretto contatto, e poi con la Honda.
Con la casa giapponese, debuttò in top class, la 500, nel 1998, ed al Gran Premio del Giappone fece segnare la pole position ottenendo la vittoria al debutto. Dunque, Biaggi seppe come farsi notare, senza dimenticare che alle sue conquiste vanno aggiunti anche i titoli vinti in Superbike con l’Aprilia nel 2010 e nel 2012. Nella sua bacheca manca un titolo in classe regina, e l’incontro con Valentino Rossi non fu certo il massimo in tal senso. Andiamo a vedere perché decise di ritirarsi.
La carriera di Max Biaggi in MotoGP si scontrò contro l’uragano Valentino Rossi, che all’inizio degli anni Duemila fu ingiocabile per chiunque, ma la rivalità tra di loro fu assolutamente esaltante, e non importa che il rider capitolino abbia sempre avuto la peggio o quasi. Il suo ritiro dalla top class avvenne alla fine del 2005, forse la sua peggior stagione nella categoria di riferimento, proprio quando aveva a disposizione uno dei mezzi migliori in assoluto.
Infatti, il nativo di Roma poté sfruttare la Repsol Honda HRC, con la quale sfidare la Yamaha del “Dottore”, il quale fu imprendibile. Come detto, l’annata fu molto deludente, con il rider capitolino che ottenne solo quattro podi chiudendo la stagione in quinta piazza, lontano anni luce da Valentino Rossi, che era all’apice del successo. Per Max fu un duro colpo da mandare giù, e fu proprio in quell’occasione che lasciò la MotoGP, anche se non per volontà diretta sua.
Infatti, Biaggi fu licenziato per aver usato parole molto forti contro la scarsa competitività della Honda, e non solo la moto ufficiale, ma anche quella del team privato di Sito Pons gli venne proibita. Non trovando altre occasioni con squadre private o di altri marchi, Max dovette ritirarsi dalla top class a 34 anni, e sarebbe tornato grande qualche stagione più tardi in Superbike. Ma questa è un’altra storia.