Le occasioni sono sempre dietro l’angolo nel mondo dei motori e ora questa scrambler minaccia i più grandi colossi.
Sono tantissime le aziende motociclistiche che nel corso degli anni hanno dimostrato di essere in costante e continuo miglioramento nella produzione, dando vita soprattutto a una serie di due ruote a basso costo. Ci sono anche dei marchi che sono ritornati in auge proprio grazie a questa scelta, con la Royal Enfield che da questo punto di vista è sicuramente uno dei casi più eclatanti.
Il colosso indiano ormai si è messo in luce con tanti modelli che sono tra i più richiesti, partendo anche dal fatto che ha ridato lustro allo stile della Modern Classic. Un risultato straordinario e che dimostra dunque come il mondo delle moto sia in grado ancora oggi di regalare grandi innovazioni.
Anche la Triumph ha dimostrato di saper alzare sempre di più l’asticella e molti hanno apprezzato il suo passaggio in MX2. Ora però si deve fare i conti anche con una grande novità che è pronta a spazzare via la concorrenza sul mercato, con la BSA che torna così in pompa magna, con una scrambler di eccellente livello e con un prezzo di vendita che è molto vantaggioso.
Il 2025 è già ora un anno di grandi cambiamenti e miglioramenti e lo si vede con il caso della BSA, colosso britannico, entrato a far parte del Gruppo Mahindra e che è incorporato alla realtà di Peugeot Motorcycle per l’Europa. Di recente il marchio si è fatto ammirare in occasione di un grande evento come il Salone di Lione.
Al proprio interno è stato possibile ammirare le grandi novità della BSA, con la B65 Scrambler che si presenta come una splendida innovazione a basso costo. Monta un motore monocilindrico da 652 di cilindrata e presenta una serie di grosse migliorie da un punto di vista elettronico, con la sicurezza che è elevata al massimo.
Il lancio in Italia è però previsto per il luglio 2025, dunque c’è ancora da attendere anche per conoscerne il prezzo di vendita. Non ci sono dubbi però sul fatto che la BSA B65 Scrambler abbia tutte le carte in regola per poter dire la propria sul mercato internazionale, perché conoscendo la storia delle moto indiane, e del Gruppo Mahindra, non sarà difficile immaginare un modello di qualità e a basso costo.