Non era mai avvenuta una richiesta del genere da parte della polizia. L’incidente che rimarrà negli annali
Il motociclista, un insegnante sessantenne, non si sarebbe mai aspettato che la municipale gli avrebbe presentato una fattura da pagare dopo un incidente. Eppure, è successo veramente, con lo stupore del malcapitato e dell’opinione pubblica dopo aver appreso una notizia quasi surreale. In particolare, è stato lui stesso a comunicare ciò che gli è avvenuto, rilasciando alcune dichiarazioni a riguardo.
“I vigili erano stati molto disponibili”, ha affermato l’uomo dopo essersi recato negli uffici della polizia municipale. Quest’ultimo era andato a chiedere i dati dell’automobilista che gli aveva aperto lo sportello dell’auto mentre era in transito con la sua motocicletta. Un imprevisto che ha causato una caduta, nella quale la vittima dell’incidente ha riportato una ferita al piede, il quale ha iniziato a sanguinare sull’asfalto.
Fermo a bordo della strada, nei pressi di via Pio VII (quartiere Sturla di Genova), era stato poi soccorso da una negoziante, che gli aveva offerto una sedia. Dopodiché, è intervenuta l’ambulanza per caricarlo e trasportarlo al più vicino ospedale di San Martino. Il motociclista è stato curato e, poi, dimesso con una prognosi di 30 giorni.
La strana richiesta al motociclista
Dopo l’incidente, i vigli urbani hanno dovuto chiamare l’impresa che si occupa della manutenzione stradale proprio per poter ripulire il sangue rilasciato sull’asfalto. Ed è qui che è accaduto un fatto insolito. Al motociclista vittima dell’incidente, infatti, è stato richiesto di pagare anche l’intervento di pulizia del manto stradale macchiato, effettuata successivamente al sinistro.
Non era mai avvenuta in precedenza una richiesta del genere che ha lasciato perplesso, e non poco, il motociclista quando gli è stato riferito che avrebbe ricevuto una fattura da pagare. Eppure, le regole in merito a questa situazione parlano chiaro, dato che tale spesa dovrebbe essere a carico dell’assicurazione. Molto probabilmente, quindi, il sessantenne non dovrebbe pagare nulla.
Inevitabilmente una notizia del genere non poteva non fare il giro del web, proprio per l’assurdità di quanto avvenuto. Non siamo a conoscenza, al momento, degli ulteriori sviluppi. Di certo, però, l’automobilista che ha aperto lo sportello senza guardare avrà la sua parte di colpa, dato che il Codice della Strada, nell’art. 156, comma 7, dice chiaramente che è “vietato aprirlo, se non prima di essersi assicurati di non costituire pericolo o intralcio ad altri utenti in transito”.