Il campione del mondo della Superbike, Alvaro Bautista, sta per esaudire il suo sogno nel cassetto.
La Ducati sta vivendo l’ennesima stagione trionfale. Dopo aver conquistato il titolo nel 2022 in Superbike, dopo i fasti sbiaditi targati Checa, la Rossa sta riscrivendo nuove pagine di storia della categoria delle moto derivate di serie. I successi in pista della Panigale hanno anche una ricaduta importante in termini di vendite.
Alvaro Bautista nel 2023 non ha rivali. Sin qui, eccezione fatta per la caduta nella Superpole Race di Mandalika, ha vinto tutte le gare. Quattordici trionfi su quindici round disputati, una cavalcata a dir poco clamorosa. Per la sua seconda corona di fila è solo questione di tempo. La seconda guida, Michael Ruben Rinaldi, non riesce a mantenere il passo dell’esperto compagno. Un vero peccato per l’italo venezuelano, chiamato ad una prova di maturità in questa annata.
Del resto la Ducati non può essere impensierita dalle rivali in pista. Le giapponesi sono molto attardate e nonostante i miracoli di Toprak Razgatlioglu e Jonathan Rea il mismatch prestazionale è evidente. L’unica ansia per la squadra italiana è rappresentata dalla data della festa di fine anno.
La casa di Borgo Panigale si sta iniziando a porre degli interrogativi in vista della prossima annata. Squadra che vince non si tocca? Non proprio perché Bautista ha manifestato una volontà precisa e l’irregolarità di Rinaldi potrebbe portare ad un clamoroso stravolgimento.
Test sulla Ducati MotoGP per Bautista
L’asso spagnolo ha un storia nel Motomondiale ricca di alti e bassi. Dopo la vittoria del Mondiale 2006 in classe 125 sembrava destinato ad entrare nell’Olimpo dei migliori, affiancandosi ai moschettieri iberici Pedrosa e Lorenzo.
Dopo aver sfiorato il Mondiale anche nella classe di mezzo nel 2008, Alvaro decise di lanciarsi nella classe regina in sella alla Suzuki. Il biennio fu avaro di soddisfazioni. I primi podi arrivarono a bordo della Honda nel 2012. In quell’anno lo spagnolo registrò la sua miglior annata in top class.
Il trentottenne marcò il quinto posto con 178 punti. Negli anni successivi alternò ottime prestazioni a passaggi a vuoto preoccupanti, correndo anche per l’Aprilia e la Ducati. Va detto che Bautista ha avuto la “sfortuna” di gareggiare in un periodo storico dove in pista c’erano tutti i migliori centauri di sempre, da Stoner a Valentino Rossi, passando per Jorge Lorenzo, Marc Marquez e tanti altri manici. Al termine del 2018 Bautista decise di dire addio alla MotoGP.
Il centauro proverà la Ducati Desmosedici MotoGP in un test privato che si svolgerà a Misano il 20 e 21 giugno. Il test rappresenterà un riconoscimento per quanto fatto lo scorso anno in sella alla Panigale V4R. C’è chi potrebbe fare il passaggio inverso. Dopo tre anni di apprendistato in Superbike il centauro spagnolo ha fatto la differenza, asfaltando tutti nel 2022. Il nativo di Talavera de la Reina ha vinto il titolo dopo essersi imposto in 16 gare e salendo 31 volte sul podio.
L’attuale numero 1 della SBK ha chiesto, espressamente, di provare la Desmosedici che sta permettendo a Bagnaia di avvicinarsi al secondo titolo di fila in MotoGP. Al fianco di Alvaro ci sarà il tester ufficiale Michele Pirro.