Alvaro Bautista entra ancora di più nel mito e per lui il weekend in Repubblica Ceca rimarrà indimenticabile.
La stagione 2023 di Alvaro Bautista è un vero e proprio sogno a occhi aperti, anche se dopo Gara 2 di Imola stava per diventare un incubo. Le paure di poter perdere una seconda volta il Mondiale dopo aver dominato la prima parte di stagione, come nel 2019, stavano per riemergere e la pista stava dando una mano a Razgatlioglu.
La caduta nella seconda prova in Italia e la pessima strategia in Gara 1 in Repubblica Ceca, con Bautista che ha chiuso solo dodicesimo, avevano permesso a Toprak di riavvicinarsi sensibilmente in classifica mondiale. Dopo il successo del turco nella SuperPole Race, il divario tra i due era così passato a soli 49 punti di distacco.
Gara 2 è stata spettacolare, una delle più belle in assoluto della stagione, con Razgatlioglu costantemente alla ricerca del giro perfetto per poter mantenere Bautista alle proprie spalle. I rettilinei sono il pane quotidiana di casa Ducati, ma superare in curva Toprak è impresa quasi titanica.
E proprio quando il turco era riuscito a tenere alle proprie spalle lo spagnolo anche passando dall’esterno, a quel punto sembrava essere una giornata no per Bautista. Ormai altri cinque punti stavano per essere recuperati e con 44 punti a quattro weekend dal termine tutto rimaneva incredibilmente aperto.
Quando la pressione di Bautista si era alleggerita, ecco però l’incredibile momento che ha stravolto l’esito della gara. Razgatlioglu ha perso il controllo della propria Yamaha e così facendo è stato costretto al ritiro per la delusione di tutto il box. Alvaro dunque ne ha approfittato e ha comodamente vinto Gara 2, entrando nella leggenda.
Bautista supera Rea: 18 vittorie in un Mondiale
Dunque ora lo si può ufficialmente gridare al mondo intero, perché dopo quattro gare consecutive l’obiettivo delle 18 vittorie sembrava maledetto. Bautista ha avuto modo così di superare il precedente record di 17 vittorie in una singola stagione che apparteneva a Jonathan Rea nel 2019.
Un anno che Bautista vuole dimenticare e probabilmente la vittoria di Gara 2 in Repubblica Ceca sarà in grado di cancellare definitivamente gli ultimi dubbi. Alvaro infatti, anche in un weekend dove ha sofferto tremendamente, grazie alla caduta di Toprak ha avuto di guadagnare altri quattro punti in classifica generale passando da un margine di 70 a uno di 74.
Quattro weekend sono ancora tanti, con l’Argentina che è stata cancellata ma la Federazione ha annunciato che verrà rimpiazzata, ma avere un margine di quasi tre gare intere è un bel vantaggio. Ora non resta altro che controllare e soprattutto la Ducati dovrà sfruttare questa lunga sosta per tornare a settembre pronti per vincere ancora una volta.
Manca davvero l’ultimo sforzo e sarebbe paradossale vedere Bautista perdere nel finale un Mondiale dominato in lungo e in largo dallo spagnolo che ha guidato in modo perfetto il suo bolide. Diciotto vittorie lo portano così nel mito e il primato sarà in grado di rendere ancora più memorabile il secondo successo iridato.