Pecco ha avuto la peggio dopo essere stato “calpestato” dalla moto di Binder, nel corso del primo giro. I tempi di recupero ora sono chiari
Il leader del Mondiale sarà costretto a saltare più di una gara rimettendo in discussione una classifica che dopo la Sprint Race di sabato sembrava già ampiamente chiusa. Martin può sperare.
Avere il Mondiale in mano e ritrovarsi con la paura di perdere tutto da un momento all’altro. Pecco Bagnaia è passato dalle stelle alle stalle al Montmelò, rischiando di compromettere il secondo titolo consecutivo a causa di un grave incidente. Dopo la Sprint Race di sabato pomeriggio, chiusa al secondo posto dietro Aleix Espargarò, il pilota della Ducati aveva un vantaggio di ben 66 punti su Jorge Martin, suo più vicino inseguitore.
Un margine che faceva dormire sonni tranquilli, ma come è noto, gli infortuni sono sempre dietro l’angolo e purtroppo ne è arrivato uno addirittura doppio. La moto di Binder non è riuscita ad evitare il corpo di Bagnaia nel corso del primo giro del Gran Premio di Barcellona. Il numero 1 di Porgo Panigale aveva avuto un highside all’uscita di curva, finendo sbalzato a terra. La KTM lo ha centrato in pieno su entrambe le gambe, facendolo roteare in modo davvero innaturale.
In un primo momento si è temuto davvero il peggio, specie vedendo la dinamica dell’incidente e l’arrivo immediato dei soccorsi.
Bagnaia è stato trasportato subito al centro medico del circuito e poi trasferito in ospedale a Barcellona. I controlli a cui è stato sottoposto in queste ore post GP hanno escluso qualsiasi frattura ai due arti inferiori, evidenziando solo degli edemi causati da forti contusioni multiple. Il pilota torinese è rientrato in Italia per riprendere velocemente la riabilitazione e cercare di saltare meno gare possibile.
Ma a quanto potrebbero ammontare i tempi di recupero di Pecco? Un interrogativo a cui ha cercato di rispondere un ortopedico di prim’ordine come Giuseppe Costanzo, primario dell’Umberto 1 di Roma. Come riportato dai colleghi di Formulapassion.it, il parere del professor Costanzo è di un recupero che dovrebbe avvenire “tra le 2 e le 4 settimane“.
Questo perchè: “Ha avuto molta fortuna ad essere colpito mentre si trovava in posizione supina, trovando la difesa delle protezioni e di muscoli e legamenti. Fosse stato di lato sarebbe andato molto peggio”.
Un precedente, tra l’altro, ha aiutato e non poco il pilota della Ducati, visto che 3 anni fa, a Brno, aveva subito un incidente simile durante un test, riportando la frattura del piatto tibiale.
Quella zona, spiega Costanzo, deve essersi “irrobustita”, rendendolo meno fragile.
Ovviamente essere investiti da una moto che pesa oltre 150 kg (più chi la guida) non è una cosa banale e richiederà del tempo per essere al top dal punto di vista fisico. Se le previsioni dovessero essere azzeccate, nel prossimo mese il campione del mondo in carica salterebbe sia il Gran Premio di Misano (10 settembre), che la gara in India (24 settembre). Il suo obiettivo sarebbe quello di tornare a Motegi, il prossimo 1 ottobre.