Un risultato che fa tremare il mondo delle due ruote: il campione della Ducati ha raggiunto un traguardo che lo proietta nell’olimpo dei più grandi.
Il mondo della MotoGP sa essere davvero sorprendente. Proprio quando pensi di aver visto tutto, ecco che arriva una notizia capace di lasciare a bocca aperta anche gli appassionati più scafati. Stavolta il protagonista è Pecco Bagnaia, che in Malesia ha piazzato una zampata delle sue. Una pole position che vale molto più di una semplice partenza al palo.
Già, perché con questo risultato il pilota Ducati ha raggiunto quota 23 pole in top class. Un numero che brilla come il sole della Malesia, soprattutto perché gli permette di affiancare una vera e propria leggenda delle due ruote. E chi l’avrebbe mai detto che proprio in questo momento cruciale della stagione sarebbe arrivato un record così significativo.
La notizia ha dell’incredibile: Bagnaia ha agganciato Max Biaggi al decimo posto nella classifica dei migliori poleman di sempre nella classe regina. Il Corsaro e il campione della Ducati, due epoche diverse unite da un numero magico.
Davanti a loro si staglia un pantheon di miti assoluti: Agostini a quota 24, Spencer con 27 pole e Schwantz che ne conta 29. Più su ancora troviamo lo spagnolo Pedrosa con 31 partenze al palo, l’australiano Stoner a quota 39 e Lorenzo con 43. Sul podio di questa speciale classifica brillano tre stelle indimenticabili: il Dottore Rossi con 55 pole, l’australiano Doohan a quota 58 e in cima a tutti Marc Marquez con 66.
Ma la storia non finisce qui. A rendere ancora più elettrizzante questa classifica c’è Jorge Martin, fermo a 20 pole e pronto a dare battaglia anche su questo fronte. Come se non bastasse la lotta per il mondiale, i due rivali si sfidano anche nella caccia ai record. È proprio vero che le statistiche nel motorsport sono come il vino: più invecchiano, più acquistano valore. E questa di Bagnaia sa di annata pregiata.
La pole in Malesia vale doppio: da una parte conferma il talento cristallino di un pilota che sta riscrivendo la storia recente della MotoGP, dall’altra gli permette di entrare dalla porta principale nel club più esclusivo delle due ruote. Come una vecchia fotografia in bianco e nero che si colora all’improvviso, il nome di Bagnaia si affianca a quello dei grandi del passato. E chissà che presto non arrivi anche il sorpasso, proprio come quelli che Pecco sa fare in pista.