Pecco Bagnaia risponde a Valentino Rossi. Questa volta non ci sta. Ecco cosa è successo tra i due
Era il 2022 e un quindicenne Francesco Bagnaia aveva deciso di emigrare in Spagna per coronare il suo sogno di arrivare nel Motomondiale, correndo nel CEV. La prima scintilla positiva con Valentino Rossi si è accesa allora e oggi è ancora lo stesso.
Il Dottore ha intuito subito le potenzialità del pilota di Chivasso, ha spettato che debuttasse nel Mondiale Moto3 con il San Carlo Team Italia e dal 2014 l’ha messo otto la sua ala protettrice. Un passo alla volta Pecco è cresciuto, prima in Moto3 con la KTM e la Mahindra, con il primo podio nel Motomondiale.
Poi nel 2017 è passato in Moto2 e ha vinto il Mondiale l’anno successivo. Infine in MotoGP con il Team Pramac e finalmente con la Ducati Desmosedici ufficiale del Team Factory fino all’incoronazione del 2022. Quasi dieci anni di militanza nella scuderia VR46 che lo hanno fatto crescere e maturare, trasformandolo nel pilota vincente e maturo che è oggi.
Un rapporto che va molto al di là della pista come hanno confermato più volte entrambi. Valentino per Pecco è stato un trainer, un mental coach, in team manager, non soltanto un collega con il quale confrontarsi in pista.
Lo scorso anno più volte Bagnaia ha cercato il suo sguardo e ascoltato le sue parole quando doveva inseguire Quartararo e gli è servito molto. Così come gli è servito avere Vale vicino a Jerez de la Frontera quando si è risollevato dopo il disastroso weekend di Austin.
Bagnaia, il consiglio bizzarro di Valentino Rossi: ma lui non ci sta
L’ultimo consiglio che Valentino ha dato a Pecco, evidentemente però non è piaciuto a questo. Lo ha raccontato lo stesso Bagnaia. Quando si sono visti in Spagna, Vale lo ha bonariamente rimproverato spiegandogli che deve stare più concentrato. Perché secondo lui, quando il ducatista parte in pole si distrae troppo al via e quindi paradossalmente è meglio se scatta da dietro, almeno ha un obiettivo chiaro in testa.
Lui non ci sta, però ammette che tutti gli errori sono serviti per imparare e sarà così anche in questo caso. Non gli piace invece quello che qualche giornalista gli imputa: ora che è diventato un vincente, rischia di essere più antipatico al pubblico, come sta succedendo a Max Verstappen in Formula 1: “Normale che possa succedere, in un mondo perfetto non dovrebbero esserci tifosi che ti fischiano ma nello sport capita”.
