Pecco Bagnaia ha dominato il week-end del GP d’Italia al Mugello, e si è fatto notare anche per alcune dichiarazioni da campione.
Con un fine settimana perfetto, Pecco Bagnaia ha ribadito quanto fatto l’anno scorso, portando a casa 37 punti su 37 disponibili sul tracciato del Mugello. Il rider di casa Ducati ha dominato sia la Sprint Race che la gara domenicali, ed ora è ad appena 18 punti di ritardo in classifica da Jorge Martin, artefice di un fine settimana opaco, e che ormai vede la sua leadership iridata sempre più a rischio.
La sensazione è che, come capitato in passato, Bagnaia stia mettendo le cose al loro posto dopo un inizio di stagione iniziato tra tanti errori, l’ultimo dei quali compiuto a Barcellona nella Sprint Race, ma ora tutto inizia a girare per il verso giusto. Dopo la vittoria del sabato al Mugello, Pecco si è reso protagonista di dichiarazioni che fanno bene allo sport, bacchettando i tifosi più beceri.
Al termine della Sprint Race, che Pecco Bagnaia ha vinto con autorevolezza, una sorta di preludio al dominio domenicale, non sono mancati degli episodi spiacevoli. Dalle tribune sono partiti i soliti, orrendi fischi verso i rider stranieri, e lo stesso campione del mondo non ha gradito questo atteggiamento del pubblico, pur ringraziando i fan per il calore e l’affetto dimostrato.
Ecco le parole di Bagnaia: “La motivazione che ho al Mugello è incredibile, perché il pubblico è davvero speciale. Devo però dire una cosa, se devo essere onesto, non mi piace quando viene fischiato un altro pilota, non lo sopporto proprio. Lo hanno fatto già con me a Barcellona, e non è corretto farlo in Italia con gli altri. Dal mio punto di vista, è molto irrispettoso e mi auguro che la cosa cambi in futuro. Oltre a questo, ribadisco che si può sentire un calore incredibile, c’è tanta gente che ti spinge“.
Una dichiarazione davvero bella quella di Pecco, dopo aver sentito i fischi rifilati a Marc Marquez ed agli altri piloti stranieri al termine della Sprint Race. Questi ragazzi, dal primo all’ultimo, meritano un applauso perché mettono in gioco la loro vita andando in moto, con il Mugello che è una pista dove si superano i 360 km/h in rettilineo. Dunque, fischi e critiche immotivate solamente perché si è di un’altra nazionalità è meglio lasciarli ad altri sport meno pericolosi.