Bagnaia, è allarme: lo ha detto davvero, tifosi increduli

Bagnaia lancia l’allarme: il pilota della Ducati è stato piuttosto chiaro dopo la caduta nel Gran Premio del Texas, i tifosi sono increduli

Il campione del mondo in carica è reduce dal secondo zero nelle gare della domenica, dopo l’altra scivolata in Argentina. Adesso il problema cadute inizia ad essere un problema piuttosto serio.

Bagnaia, la reazione dopo la caduta
Bagnaia dai festeggiamenti alla caduta ad Austin (Ansa) – Nextmoto.it

Non si poteva immaginare un esito del genere dopo aver visto il sabato di Austin. Pecco Bagnaia e la sua Ducati sembravano assolutamente in controllo della situazione, con una superiorità tecnica che andava solo gestita. Da Quartararo alle Aprilia, nessuno era in grado di impensierirlo e il solo Mir ha provato a mettergli pressione nella prima metà di gara. Il COTA si conferma un circuito insidioso per le moto, con moltissime scivolate (chiedere ad Espargaro e Miller). Di certo da un campione del mondo ci si attendeva maggiore attenzione.

Il box della casa di Borgo Panigale è rimasto molto deluso dal secondo zero consecutivo racimolato nelle ultime due gare della domenica. A Termas de Rio Hondo la pioggia e l’asfalto viscido potevano rappresentare una scusante concreta. In Texas le scusanti sono molto inferiori e il processo al #1 è aperto.

Pecco Bagnaia, la sua richiesta alla Ducati:

Dal canto suo Bagnaia ha voluto lanciare un allarme, memore anche delle difficoltà avute lo scorso anno, nella prima parte di stagione. Le numerose cadute lo aveva portato addirittura a 90 punti da Quartararo, prima di iniziare una clamorosa rimonta, culminata con il titolo a Valencia.

Pecco, nelle interviste post gara, ha voluto alleggerire la propria posizione, spiegando come non si sia trattato di un suo errore. “Sono sicuro al 100% che non sia stata colpa mia, in Argentina ho ammesso di essere un arrivato troppo vicino al limite, ma oggi no”.

Pecco Bagnaia allarma la Ducati
Pecco Bagnaia ha una richiesta per la Ducati (Ansa) – Nextmoto.it

Poi aggiunge: “Dopo aver fatto 80-100 giri in questo week end sono rimasto sempre sotto controllo, percependo ogni avvisaglia che mi dava l’anteriore. Poi la domenica, inspiegabilmente sono caduto. Deve essere successo qualcosa, per la gomma troppo fredda o per il vento. Bisogna capire se c’è un problema con la moto”.

Il campione del mondo in carica ammette poi di avere il mezzo più invidiato della griglia, di certo quello più prestazionale. La classifica per ora non lo premia e questo lo porta anche a fare una richiesta al team: “Forse abbiamo bisogno di una moto diversa.

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