Pecco Bagnaia ha rilasciato delle dichiarazioni davvero clamorose sulla MotoGP: i tifosi sono rimasti sorpresi per le parole del pilota italiano
Il fresco vincitore del secondo titolo mondiale consecutivo ha le idee chiare sulla sua professione e sul Motomondiale. Chiaramente tutto viene più semplice quando c’è una grande passione ad alimentare quello che fai.
Portare a casa due titoli mondiali consecutivi in MotoGP è roba da grandi, da predestinati. Eppure Pecco Bagnaia, con il suo profilo basso e la faccia da bravo ragazzo, non ha sempre ricevuto l’appoggio che i campioni meritano. In carriera i titoli sono 3, se si aggiunge quello conquistato nel 2018 in Moto2. Il pilota di Torino è cresciuto pian piano, plasmato alla perfezione dall’Academy di Valentino Rossi, che lo ha accudito come fosse un fratello minore.
Il Dottore era presente a Valencia sia lo scorso anno che in questo 2023, per fornire il giusto sopporto morale e psicologico al numero 1 della Ducati. Il fatto di riuscire a completare queste imprese con una moto italiana aggiunge ancor più valore alle vittorie di Pecco, ora entrato definitivamente nella storia di questo sport. Gli avversari di certo non sono mancati, con Quartararo prima e Martin poi che sono stati prontissimi ad impensierirlo. La differenza l’ha fatta la testa, la tranquillità nei momenti importanti e il non scoraggiarsi quando le cose sono andate male.
MotoGP, Bagnaia spiega il significato delle corse per lui: “Non è un lavoro ma una passione”
A spiegare il modo in cui vive la MotoGP è stato lo stesso Bagnaia, a margine di un bellissimo evento che lo ha visto protagonista in queste ore. La FIM ha organizzato la consegna dei premi di fine anno a Liverpool, con i consueti Awards che sono andati ai campioni delle varie categorie. La classe regina ha incoronato ancora una volta Bagnaia, unico assieme a Rossi e Marquez a vincere due titoli consecutivi da quando esiste la MotoGP (2002).
Pecco ha raccontato di come per lui le corse siano un’autentica passione, qualcosa che fa con tutta la spensieratezza possibile.
“Per me correre non è un lavoro ma una passione e un gioco“. Poi sul campionato appena concluso aggiunge: “Lo dividerei in due parti, ovvero prima e dopo l’incidente di Barcellona. Sono molto fiero della mia squadra, siamo riusciti ad essere sempre veloci e costanti”.
Insomma parole di elogio e giubilo, per quello che sta pian piano entrando nel cuore degli appassionati come uno dei migliori piloti italiani dell’ultimo periodo. Bagnaia è uno che ce l’ha fatta.