Ma come, la casa italiana del Biscione ha prodotto davvero una motocicletta? La storia è molto strana e ciò che è uscito fuori da questa conversione è semplicemente impressionante. Adesso, è ora di scoprire la moto italiana più assurda con il marchio Alfa Romeo sul motore.
Avete mai visto una motocicletta costruita da questo marchio? No, è impossibile perchè non ne esistono…o meglio, non sapevamo ne esistessero. In realtà, c’è almeno un caso in cui un motore davvero assurdo ha costituito il punto di partenza per la produzione di una motocicletta semplicemente assurda, vediamo insieme il video che ne prova l’esistenza.
Solo per intenditori
Da che mondo è mondo non tutte le case produttrici costruiscono lo stesso tipo di veicoli: ad esempio, in Italia abbiamo una fiorente industria delle motociclette tenuta in vita da case come Moto Guzzi, Augusta e Ducati ma non si è mai sentito parlare prima di motociclette di case come Fiat, Lancia e Alfa Romeo anche se sono case produttrici che potrebbero sicuramente fare del bene al settore.
I motivi sono tanti, il principale è che una casa specializzata in un tipo di produzione non rischia spesso di lanciarsi in un mondo che non è il suo, sarebbe un po’ come se Smart si svegliasse e decidesse di produrre una supercar, chi si fiderebbe o sarebbe pronto a spenderci soldi? In questo caso unico però, le cose sono andate diversamente e siamo molto felici che qualcuno l’abbia fatto.
Dal motore al resto
La motocicletta di oggi porta il marchio di Alfa Romeo: assurdo, vero? Eppure, non solo esiste ma abbiamo perfino trovato un video che ne prova le eccellenti capacità in pista. su strada dove questo mostriciattolo del “Biscione” non teme sicuramente alcuna concorrenza. Tutto è iniziato dal motore della Alfa Romeo 33, una famosa Berlinetta degli anni ottanta che Alfa ha venduto per parecchio tempo.
Il propulsore non nasce affatto per una moto bensì per una piccola coupé dal design e dalle prestazioni sportive che pesava poco meno di una tonnellata: cosa succede se un motore così vivace finisce nel telaio di una motocicletta? Stiamo per scoprirlo insieme: dobbiamo solo imbarcarci per un breve viaggio attraverso l’Europa del nord…
Prestazioni convincenti!
Non conosciamo l’identità del collezionista che ha costruito questo gioiellino: si, perchè la moto soprannominata Alfa Romeo Alfetto è una creazione originale ed artigianale ottenuta grazie al genio di un ignoto meccanico olandese che l’ha pure sperimentata durante vari raduni: immaginate la sorpresa degli appassionati quando hanno visto rombare per strada una due ruote con il Quadrifoglio disegnato sopra.
Il nostro Alfetto è stato costruito a posta per montare il 4 cilindri Boxer da 118 cavalli che spinge sicuramente la piccola due ruote oltre i 170 chilometri orari anche se delle prestazioni certe non sono disponibili online per ovvi motivi. Chissà come ha reagito Alfa Romeo scoprendo questa creazione: per ora, il costruttore non ha ricevuto critiche né encomi.
Vi lasciamo con un video che prova l’esistenza della moto nel caso i vostri amici non volessero crederci. Anche il design della creazione “di Alfa” è davvero assurdo, sembra un veicolo vintage degli anni ottanta. Che roba, cari centauri!