La presunta rottamazione obbligatoria di auto e moto che non funzionano più ha fatto scattare l’allarme: tutti i chiarimenti.
Rottamare un’auto o una moto è una pratica piuttosto consolidata, anche perché in alcuni casi permette anche di ottenere agevolazioni per l’acquisto di un nuovo veicolo. Quando ci si rende conto che un veicolo ha ormai raggiunto un’età molto avanzata e presenta una serie di problemi che richiedono interventi continui è proprio arrivato il momento della rottamazione. Tuttavia già da qualche tempo sta circolando una notizia che non piace affatto ai proprietari di auto e moto.
L’Unione Europea vorrebbe infatti obbligare alla rottamazione dei veicoli con più di 15 anni di età. Ma è davvero così? In realtà il limite temporale è una bufala, ma al vaglio della Commissione Europea c’è davvero una proposta non così distante. Lo scorso luglio, infatti, è stata formulata una proposta di regolamento sull’ELV, acronimo che sta per ‘End of Life Vehicles’. Il riferimento è proprio a quei mezzi che hanno un’età molto avanzata e presentano diverse criticità. Tuttavia, come ha precisato un portavoce di Bruxelles all’AGI, non è una norma che obbliga alla rottamazione.
I proprietari di auto e moto potranno tranquillamente continuare a riparare i loro veicoli datati, se lo ritengono opportuno. Questo regolamento, sempre secondo il portavoce, vuole solo stabilire delle norme per permettere alle autorità di riconoscere se un’auto può essere ancora definita tale o se invece si tratta solo di un rottame da trattare in linea con le norme sui rifiuti.
Auto e moto: tutti infuriati per la decisione UE
Tuttavia proprio questo aspetto solleva dei dubbi, dato che non è facile stabilire questa differenza. In caso di mezzo ridotto in pezzi o bruciato è chiaro che si è di fronte a una carcassa, ma ci sono molte altre situazioni ‘borderline’, come ad esempio i freni molto usurati.
I cosiddetti criteri di non riparabilità contenuti in questa proposta sono piuttosto vaghi e per questo in tanti hanno lanciato l’allarme: il rischio è che ci si ritrovi costretti a rottamare un veicolo che in realtà può ancora essere considerato a tutti gli effetti un’auto o una moto (e non un rottame).
Proprio a causa di queste proteste l’Unione Europea ha deciso di cambiare rotta, modulando la proposta solo sulla base di un’eventuale vendita del veicolo. Se i criteri stabiliranno che l’auto non è riparabile la stessa verrà individuata come ‘veicolo fuori uso’: ciò vuol dire che non verrà venduta come usato. In questo modo si cercherà di mettere fine a una frode molto praticata nei Paesi dell’UE, ovvero la vendita di veicoli che sono in realtà rottami ma che vengono proposti come auto usate, pur non potendo circolare in alcun modo.