Attento quando vendi la tua moto: la truffa è in agguato

Mettere in vendita la moto per un buon affare e invece essere truffati, non è così raro, occorre fare attenzione

Le truffe on line, come quelle telefoniche o le più classiche, ma purtroppo efficaci, porta a porta non sono rare come si pensa. Anzi il loro numero non accenna a diminuire, nonostante le indagini delle forze dell’ordine e l’opera di sensibilizzazione da parte dei mezzi di informazione.

truffa vendita motocicletta
Vendere moto, attenzione alle inserzioni – nextmoto.it

Le tecniche si evolvono continuamente, è sufficiente ricordare quante trappole sono presenti su siti e portali malevoli o ai continui tentativi di phishing mediante mail o sms. Ma anche le truffe telefoniche sono sempre pericolose. Se con le prime si usa la tecnologia, attraverso siti o messaggi abilmente imitati, e con le seconde l’antica arte della retorica, il fine è sempre lo stesso: far sì che il malcapitato fornisca informazioni preziose. Il risultato: il conto svuotato. Succede anche a chi vuole vendere la moto.

Vendere la moto, ma non abbassare la guardia

Tra gli ultimi casi truffa on line è quello capitato ai danni di uno sfortunato inserzionista di annunci on line, un settantenne di Casier in provincia di Treviso. L’uomo aveva deciso di mettere in vendita la sua moto d’epoca, venendo contattato da due aspiranti acquirenti.

Truffa telefonica per gli annunci
Non fornire dati riservati a sconosciuti – nextmoto.it

I due, un veneziano 42enne di Venezia e l’altro 36enne di Trieste, hanno contattato l’uomo e abilmente hanno messo in piedi quella che si chiama truffa inversa. In casi come questo è il venditore che tramite l’inganno, invece di ottenere il pattuito, versa il denaro ai truffatori. Evidentemente la vittima, per la scarsa dimestichezza con i pagamenti on line, si è lasciato convincere dai due a raggiungere uno sportello automatico.

Qui i malviventi, fornendogli precise indicazioni telefoniche, si sono fatti accreditare ben 1.500 euro in diverse carte prepagate, facendogli credere che quella operazione fosse necessaria per ottenere la somma pattuita e da lui attesa. Lo sfortunato motociclista una volta compreso il raggiro, ha denunciato l’accaduto ai carabinieri e i due sono stati segnalati alla procura di Treviso.

Questo dimostra come sia importante non fornire via telefono informazioni riservate, riguardanti il proprio conto corrente o le carte possedute, a sconosciuti. In caso di dubbi basta seguire semplice accorgimenti: chiedere sempre che l’interlocutore si identifichi in modo completo, con altri dati oltre il nome e cognome.

Chiedere che la persona invii un’offerta via mail, che se appare eccessivamente vantaggiosa potrebbe essere falsa; affidare i propri annunci solo a siti professionali; infine denunciare sempre l’accaduto, le possibilità di recuperare quanto sottratto sono sempre presenti.

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