Asta folle: una moto che tutti vogliono. Ecco di cosa si parla ed il perché!
Per gli appassionati del genere, inutile nascondersi, Brought Superior non è altro che un grande punto di riferimento. Il marchio britannico, che ora, dopo essere risorto, come vedremo in seguito, ha spostato la propria produzione Oltremanica, ma nel senso opposto rispetto a quanto lo intendiamo noi, segnatamente in Francia. Apprezzatissimo per i dettagli, la cura costruttiva e nell’utilizzo dei materiali, risulta essere un vero e proprio top target del genere.
Da tempo, vige sul loro conto la nomea di “Rolls Royce delle moto”, proprio per via di questa grande qualità produttiva ed artigianale. In origine, addirittura, il marchio si occupava di produzione personalizzata e su ordinazione, di fatto ispirandosi ai principi produttivi del Just In Time, inventato in Giappone negli stabilimenti Toyota, prima ancora che questa parola diventasse d’uso comune. Basterebbe questo, nei fatti, per evidenziare la straordinarietà del tutto.
Eccellenti per prestazioni sia su strada che su pista, eppure con una storia molto tortuosa alle spalle. Le difficoltà finanziare procrastinatesi, poi, negli anni della Seconda Guerra Mondiale, portarono allo stop della produzione. Nel 2013, poi, un gruppo di appassionati ha resuscitato e rinvigorito il marchio Brought Superior, cercando di mantenere il più possibile quelli che erano i tratti distintivi e caratteristici originari. Per chi fosse amanti di storia o si è interessato alla sua figura tramite alcuni film, erano il mezzo di trasporto preferito del noto agente segreto Thomas Edward Lawrence, noto ai più come Lawrence d’Arabia. Proprio a bordo di una di Brough Superior, purtroppo, morì in un incidente nel 1946.
Moto da urlo: i prezzi possono essere alle stelle
Un esempio pratico portato ad incarnare quanto descrivevamo sopra può essere l’eccezionale Brought Superior AMB 001, prodotta in collaborazione con Aston Martin e disponibile in versione ampiamente limitata, con solo 100 “esemplari” all’attivo. Non è tutto, però. Per rendere più esclusivo il tutto, i due marchi si sono cimentati, due anni fa, nella versione da pista “Pro”, a tiratura ancor più limitata (88) e estremizzata nelle sue caratteristiche, caratterizzata, tra le altre cose, da un motore dotato di carter in alluminio.
Spinta da un bicilindrico a V che consente di erogare una potenza fino a 225 cv, presenta, tra le altre cose, tutta una serie di componenti di alta qualità, tra cui telaio in fibra di carbonio, sospensioni Ohlins e freni Brembo. Un esemplare, nel mentre, sarà battuto all’asta il prossimo mese sul portale specializzato Iconic Auctoneer. Per accaparrarsene una, va da sé, che sarà necessario un esborso importante. Le stime iniziali parlano di cifre superiori ai 100mila euro, probabilmente tra i 110.000 e i 120.000.
Una cifra che potrà apparire un’enormità solo a chi non conosce a fondo il mercato e le dinamiche regolanti il tutto. Si pensi solo al fatto che la versione Pro di cui parliamo partiva, in origine da un prezzo di 148.900 euro, tasse escluse. La precedente versione non pro, presentata nel 2019, aveva visto tutte esaurite le disponibilità, e lo stesso è valso poi per il secondo frutto scaturito dalla collaborazione tra i due colossi ultra premium.
Le Brought Superior, in generale, sono spesso oggetto di aste incredibili, a livello di raggiungimento di quotazione. Notizia dello scorso maggio ad esempio, è il doppiaggio della quotazione inziale raggiunta a margine di un evento in Gran Bretagna, che vide una SS100 del 1931 assegnata oltre la soglia dei 300mila.
Era stata infatti inizialmente proposta dalle 150.000 alle 180.000 sterline, cifra, in euro, tramutabile in un range oscillante tra i 165.000 e i 200.000 euro circa. È, a conti fatti, invece stata invece assegnata a ben 281.750 sterline. Un prezzo assimilabile a circa 318.100 euro, se si comprende anche la grossa e necessaria “fetta” a cui ammontano i diritti d’asta, che molto spesso possono arrivare a toccare il 20% circa rispetto alla cifra d’acquisto totale. Il collezionista che ha vinto l’asta, ovviamente, è rimasto ancora oggi anonimo. Non resta che vedere come andrà a finire la licitazione di cui vi abbiamo parlato poc’anzi…