Se l’assicurazione auto è un grave problema, anche quella relativa alle moto non è da meno. Ecco i dati sui rincari.
Ci sono brutte notizie che riguardano l’assicurazione per le moto, come riportato dal sito web “Dueruote.it“. Gli aumenti sono stati importanti negli ultimi 12 mesi, diventando, in molti casi, delle spese insostenibili in un periodo in cui di certo, il costo della vita non ha fatto altro che aumentare in ogni sua forma, a partire da quelli che sono i beni di prima necessità.
In totale, in Italia ci sono circa 3 milioni di proprietari di una polizza RC per quanto riguarda moto e scooter, ed in questa graduatoria sono compresi anche i ciclomotori. Gli aumenti dei quali vi andremo a parlare nelle prossime righe riguardano il periodo iniziato nel mese di marzo del 2023, ed è da quel momento in poi che si è verificata una netta inversione di tendenza rispetto a prima. Scopriamo tutti i dettagli di un problema serio per il mondo delle due ruote.
In base a quelli che sono i dati riportati dal sito web sopracitato, da marzo 2023 ad oggi i premi assicurati sono saliti del 10,4% circa, e questo è il dato che riguarda i motoveicoli. Se prendiamo in analisi il segmento dei ciclomotori, gli aumenti risultano essere pari all’8,2%. Se consideriamo questi dati al netto delle tasse, il premio RC medio per un motoveicolo è arrivato a valere la bellezza di 232 euro, mentre per i ciclomotori si parla circa di 161 euro, cifre molto elevate rispetto al passato.
A rendere noto questo aumento è stata l’ANIA, ed è davvero impressionante il confronto con la RC Auto, dal momento che anch’essa ha subito dei rincari, ma non così elevati. Infatti, i premi assicurativi per le quattro ruote sono saliti del 5,2%, la metà di quelli delle moto. A preoccupare, oltre agli aumenti in sé, è il confronto con quello che era accaduto a partire dal 2013, e come vi abbiamo detto in precedenza, i rincari odierni rappresentano un’inversione di tendenza.
Infatti, dal 2013 si era assistito ad una costante discesa dei premi assicurativi, mentre da poco più di un anno, c’è stata un’impennata di costi. A questo punto, non si può far altro che sperare in un’ulteriore inversione, ma al momento, le statistiche parlano di un possibile picco proprio in questo 2024, senza nessuna certezza che nei prossimi mesi la situazione vada a migliorare.