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Arriva la svolta, decisione netta: no all’obbligo, cosa cambia in strada

Una sentenza a sorpresa rimescola le carte nella mobilità. Il Consiglio di Stato ha parlato, e le conseguenze si faranno sentire nelle nostre città.

Nessuno poteva prevederla, eppure il mondo della mobilità elettrica è di nuovo sotto i riflettori, ma questa volta non per qualche incidente o polemica. Non stiamo parlando nemmeno delle solite trovati di utenti indisciplinati, che rendono pericolosi i marciapiedi. E nemmeno di infrazioni al codice, che sembrano fatte per esasperare gli altri utenti della strada.

Decisione definitiva – derapateallaguida.it

No, stavolta si tratta di una vera e propria svolta legale che farà discutere. Il Consiglio di Stato ha messo il punto finale a una questione che si trascinava da anni: niente casco obbligatorio per i maggiorenni sui monopattini a Firenze. Una sentenza che farà discutere, e che trova sia autorevoli sostenitori che oppositori accaniti.

Una decisione che fa rumore

Pensate un po’: tutto è iniziato nel lontano dicembre 2020, quando il sindaco di Firenze, forse preso da un eccesso di zelo, aveva deciso di imporre l’obbligo del casco anche agli adulti. Una mossa che aveva fatto storcere il naso a molti, e non solo agli appassionati delle due ruote elettriche.

No all’obbligo di casco – derapateallaguida.it

Il Tar di Firenze aveva già dato una bella sforbiciata a questa idea, dichiarando l’ordinanza fuori legge. E ora il Consiglio di Stato ha messo il sigillo definitivo: i comuni non possono fare di testa loro quando si tratta di regole stradali. È come se ogni quartiere decidesse le proprie regole del calcio: un caos totale!

La sentenza ha ribadito un concetto che sembra banale, ma evidentemente non lo è: le regole della strada devono essere uguali per tutti, da Nord a Sud. Non si può avere un patchwork di norme che cambiano da un comune all’altro. Immaginate di attraversare l’Italia in monopattino e dover consultare un manuale diverso per ogni città: un incubo!

Ma non pensate che sia finita qui. Questa decisione ha scatenato un’esplosione di dibattiti. C’è chi grida alla vittoria della libertà personale e chi invece vede già orde di monopattinisti spericolati invadere le strade. La verità, come sempre, sta nel mezzo.

Il bello è che mentre i giudici decidevano, in Parlamento si stava già discutendo di nuove regole nazionali. Il famoso Disegno di Legge 1086 sul Nuovo Codice della Strada vorrebbe proprio introdurre l’obbligo del casco per tutti. Un bel paradosso, no?

E qui si apre un altro scenario: le aziende di sharing sono in allarme. Temono che regole troppo severe possano affossare il business. D’altronde, chi ha voglia di portarsi dietro un casco per noleggiare un monopattino all’ultimo minuto? I conti continuano a non tornare.