Torna il modello Green Pass per tutta una serie di documenti in via digitale? Le possibili novità e cosa servirebbe per autenticarsi
Nel mondo del 2024, si assiste a un’ovvia e continua digitalizzazione. Un cambiamento di abitudini e pratiche che può, ovviamente, permettere di risparmiare risorse e generare più comodità nell’effettuazione di alcune pratiche, almeno in una buonissima maggioranza dei casi, oltre a una maggiore efficienza di natura prettamente operativa.
Un processo che viene guardato con attenzione anche al tema relativo alla documentazione, che può così diventare più accessibile, gestibile ed efficiente a trecentosessanta gradi. Un esempio importante, che ha riguardato una grossissima fetta della popolazione, è relativo al Green Pass, termine tanto di moda nei bui tempi della pandemia che aveva sconvolto il mondo almeno per un anno e mezzo da febbraio 2020 in avanti.
Nello specifico, il Green Pass era un certificato, disponibile potenzialmente anche in via cartacea, ma usato da quasi tutti tramite i propri telefonini, che certificava lo status di vaccinazione contro il COVID-19 di un individuo, la guarigione dallo stesso virus o il risultato non positivo di un test, per l’appunto anti Covid. Lo strumento relativo al Green Pass era stato utilizzato a partire dall’estate in moltissimi Paesi, soprattutto occidentali, per cercare di tornare a una socialità il più possibile simile a quello che era il pre-pandemia.
Per avere accesso a bar, ristoranti, aeroporti e molti altri luoghi pubblici, per diverso tempo, fu necessario proprio il certificato, esibibile solitamente tramite QR Code. Ora, questo aspetto potrebbe, anche a pandemia finita, finire per incidere su nuovi aspetti di vita quotidiana, pur senza alcun collegamento con tematiche legate al Sars CoV-2.
Italiani senza parole: in arrivo importanti novità per una serie di documenti
Un mese fa circa, è stato varato il decreto legge n. 19. Tra gli aspetti più interessanti può essere citato l’articolo 20, comma 7, grazie a cui è stata prevista la possibilità di richiedere la versione digitale di una serie di documenti, patente di guida annessa. Un tema, a onor del vero, di cui si era già parlato e dibattuto nel recente passato.
In sostanza, grazie ad un collegamento diretto con gli archivi digitali della pubblica amministrazione, sarà possibile indentificarsi solo tramite un semplice codice QR ed un dispositivo mobile (smartphone). Le modalità di autentificazione, ovviamente, saranno similari a quanto era già stato fatto con il Green Pass stesso. Per accedere ai propri potenziali nuovi documenti, quindi, potrebbe bastare accedere all’app Io tramite SPID o carta d’identità elettronica, per chi ne dispone.
L’eventuale cambiamento, ad ogni modo, non sarà di certo immediato. Andranno definite linee guida precise e definite, oltre al fatto che, essendo questo decreto meramente di marca italiana, andrà mantenuta la versione “materiale” della patente per chi sarà intenzionato a viaggiare oltreconfine. Ultimo, ma non meno importante, è l’aspetto sociale. Questo cambiamento, inutile dirlo, sarebbe difficilmente assorbile da persone anziane o, più semplicemente, legate alle proprie vecchie abitudini.
Una data spendibile per il primo step verso il cambiamento, ad ogni modo, potrebbe già essere cerchiata, seppur a matita. Il prossimo 30 giugno prenderà piede ufficialmente il portafoglio digitale italiano, che va a inserirsi proprio nella direzione di quanto descritto nelle righe precedenti.
Il portafoglio digitale, permetterebbe infatti di raccogliere in un’unica app (IO) tutti i servizi e le comunicazioni che intercorrono tra i singoli cittadini e la pubblica amministrazione, ma anche di visualizzare alcuni documenti personali associabili alla propria identità. Da capire, tra le altre cose, se questo potrà presto accadere anche per la carta d’identità vera e propria.
Insomma, anche se sembra difficile immaginare una sostituzione immediata e totale della patente tradizionale, qualcosa sembra muoversi. Già più facile, invece, il fatto di poter avere, almeno in Italia, due distinti canali: il nuovo documento digitale e, per quanti non fossero interessati, la vecchia versione.