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Arriva Ducasu, il clone cinese di Ducati che fa infuriare gli italiani: è identica e costa pochissimo

Novità pazzesche con il marchio Ducasu che si avvicina sempre di più allo stile della Ducati, ma con delle differenze.

Negli ultimi anni non sono di certo rari i casi nei quali si è assistito al lancio sul mercato di moto cinesi che avessero però uno stile davvero molto similare a quello di grandi colossi occidentali. Lo si è visto in modo evidente anche di recente, nel momento in cui è nata la Ducasu, un marchio che già dal nome ha un chiaro richiamo alla Ducati.

Ducasu “copia” Ducati (nextmoto.it)

Tutti quanti al giorno d’oggi non vedono davvero l’ora di poter “imitare”, o comunque prendere spunto, da quello che è considerato come il marchio trainante del mondo delle moto. La casa di Borgo Panigale dimostra dunque di essere sempre di più al passo con i tempi e capace di imporsi come un marchio in grado di alzare l’asticella.

Lo si vede soprattutto con i suoi modelli di punta, con la Ducati Panigale V4 che è un gioiello assoluto per quanto riguarda la potenza e l’eleganza. Non manca però la volontà di dare vita a delle due ruote che nel design e nello stile possano avere qualcosa in comune, ma alla fine presentano problemi per una componente fondamentale.

Ducasu: la versione cinese della casa italiana

Vedendo già il logo iniziale, oltre al nome, diventa chiaro a tutti come ci sia un netto richiamo al mondo della Ducati. La Ducasu infatti è un’azienda cinese che si basa però moltissimo sul progetto emiliano, con la società che dunque ha deciso di progettare un modello davvero molto simile a quello delle migliori moto di casa Ducati.

Ducasu (YouTube – nextmoto.it)

Il problema è che questa Ducasu, indubbiamente affascinante da un punto di vista estetico, non si avvicina nemmeno lontanamente alle prestazioni di quella che è la Ducati. Al proprio interno infatti monta un misero bicilindrico da 385 di cilindrata, il che le dà modo di erogare un massimo di soli 25 cavalli, dunque scordatevi la potenza della casa emiliana.

Una decisione che dunque è “solo fumo”, perché per avere una moto sportiva serve che questa abbia un motore rombante e degno di nota. La Cina per fortuna ha messo da parte da tempo questi progetti “copia-incolla”, legati però solo al design e con dei propulsori assolutamente inaccettabili per certe moto. La Ducasu si è limitata a questa moto, con la copia che non si avvicina nemmeno lontanamente alla versione originale.