Sta per arrivare una piccola rivoluzione nel mondo delle sportive entry level. E questa volta viene dall’Italia, con un nome che sa di storia e di velocità.
Non capita spesso di vedere novità davvero interessanti nel settore delle moto per patente A2. Eppure quest’anno all’EICMA 2024 si respira un’aria diversa. Fantic, il marchio veneto che negli ultimi anni si è fatto notare per le sue Caballero, ha tirato fuori dal cilindro una sorpresa niente male: la Imola 500.
Una sportiva che strizza l’occhio ai giovani motociclisti, ma con una tecnologia che non ha nulla da invidiare alle moto più grandi. E il bello è che costerà meno delle rivali, con un prezzo d’attacco molto aggressivo e competitivo, anche se la cifra esatta non è ancora stato svelata.
Quando l’Italia fa sul serio
Il cuore di questa nuova belva stradale è tutto made in Italy. Minarelli ha fatto le cose per bene: un monocilindrico doppio albero che tira fuori 45 cavalli, con un carattere davvero sportivo. Sale di giri come se non ci fosse un domani, arrivando quasi a quota 10.000, grazie a un pistoncino forgiato che viene dal mondo delle corse. L’elettronica ride by wire fa il resto, gestendo la potenza con efficacia.
La parte ciclistica non scherza. Il telaio è un mix intelligente di alluminio e acciaio, con soluzioni che di solito si vedono su moto ben più costose. Il forcellone, poi, ha quella capriata sotto che non è messa lì per bellezza: serve a tenere la moto bella piantata a terra quando si va forte.
Sulla strumentazione svetta un display TFT da 5 pollici, con tanto di Bluetooth per restare connessi. Ma la vera chicca è il pacchetto elettronico: controllo di trazione e ABS che funziona anche in piega. Roba che fino a ieri era roba da moto premium.
Fantic ha pensato anche ai più giovani, quelli con la patente 125: arriverà anche una versione più piccola, con lo stesso look cattivo ma un motore adatto ai principianti. Entrambe le versioni saranno in vendita nel 2025.
È bello vedere un marchio italiano che si rimette in gioco così. La Imola 500 non è la solita moto entry level tirata via: qui c’è sostanza, tecnologia, e soprattutto tanto carattere. E mentre i ragazzini già sognano di metterci le mani sopra, nei corridoi delle case giapponesi ed europee qualcuno sta sicuramente facendo due conti. Perché Fantic ha fatto le cose sul serio, e la concorrenza dovrà darsi una bella svegliata se non vuole perdere terreno. Del resto, quando gli italiani ci si mettono d’impegno, sanno ancora come far girare la testa agli appassionati.