A dicembre terminerà la squalifica per doping inflitta ad Andrea Iannone. Ed ecco che si fanno concrete le prime chance di rientro.
La passione è difficile da spegnere. Se si tratta poi di uno sport, lo è ancor di più. Forse può spiegare bene cosa si prova a rimanere fuori forzatamente è Andrea Iannone, ex pilota della MotoGP che, dal 2019, è costretto ad essere lontano dalle piste per una delle vicende giudiziarie più discusse e controverse di sempre nell’ambito del motorsport. Per il pilota italiano l’esordio c’è stato nel 2005 in 125, poi tre terzi posti in classifica generale in Moto2 dal 2010 al 201, prima del salto in MotoGP nel 2013, con esperienze in Ducati, Suzuki e Aprilia.
Da sempre è ritenuto uno dei talenti maggiori in era moderna in ambito motociclistico italiano, ma nella classe regina conta solo una successo datato 2016 in Austria con la Ducati. Nel 2019 arriva in Aprilia per rilanciare la sua carriera e far crescere una casa che voleva tornare grande in MotoGP. Un sogno però che si è interrotto molto velocemente e che ha segnato non solo la carriera ma anche la vita di Iannone.
Il 17 dicembre di quell’anno infatti il pilota italiano è stato condannato a 4 anni di squalifica a causa di un nanogrammo di drostanolone trovato nelle sue urine. Si tratta di una quantità davvero piccola di uno steroide vietata, con Iannone che si è sempre proclamato innocente, dando la colpa a una possibile intossicazione alimentare dovuta al consumo di carne.
“Io proporrei di ridurre la pena“, disse tempo fa il presidente della Federazione internazionale motociclismo (FIM) Jorge Viegas. Ma alla fine la squalifica è stata confermata e il pilota potrà tornare “libero” di correre solo dal 17 dicembre di quest’anno, quando terminerà la pena inflittagli.
Andrea Iannone, possibile il ritorno in pista
Nonostante in questi anni di stop forzato si sia impegnato nelle sue attività imprenditoriali fra Vasto, Lugano e la Spagna, dedicando più tempo anche alla sua vita privata (ora è fidanzato con la cantante Elodie), Iannone continua infatti a sognare il rientro in pista, perché certi legami non si possono interrompere così.
L’ultima ipotesi ormai circola da settimane ed è quello di un suo futuro nel Mondiale Superbike. Recentemente si è visto nel paddock della SBK in occasione della tappa di Misano, tanto che qualcuno ha azzardato a un imminente annuncio, che però non è ancora arrivato.
Si è parlato del Team Go Eleven e anche di quello Barni, dove andrebbe a condividere il box con Danilo Petrucci. Dunque sempre con una Ducati, che lo ha sempre appoggiato in questi anni di stop.
C’è però chi ha sollevato dei dubbi come il giornalista tedesco Ivo Schutzbach, che ha ammesso: “I media italiani festeggiano per il rientro di Iannone ma dimenticano la cosa più importante: chi paga le spese?“. E in particolare fa riferimento agli alti costi di gestione di una Ducati V4 R, con almeno un milione di euro da sborsare per una stagione.
Ma i team interessati non sembrano navigare nell’oro, avverte il tedesco. Allora cosa si fa? Possibile che quindi si chieda aiuto alla Ducati, che potrebbe così fare un favore al suo ex pupillo e rimetterlo in corsa, in tutti i sensi.
