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Anche Ducati teme questa moto: prestazioni da SBK, ma il prezzo è per pochissimi

Un gioiello meccanico che unisce l’anima romagnola alla tecnologia giapponese. Una grande new entry si prepara a far tremare i giganti delle due ruote.

Nel mondo delle moto sta per succedere qualcosa di grosso. Una piccola casa motociclistica di Rimini, con alle spalle una storia fatta di alti e bassi, sta per compiere un salto che nessuno si aspettava. Bimota, rinata grazie all’ingresso di Kawasaki nel capitale aziendale, non si limiterà a produrre moto esclusive in piccola serie.

No, farà molto di più: prenderà il posto della stessa Kawasaki nel mondiale Superbike. Il team Provec, quello che ha portato le Ninja verdi a dominare le piste, gestirà questo progetto ambizioso che sa di sfida impossibile.

Tecnologia e artigianato si fondono

La nuova creatura si chiama KB 998 Rimini. Sotto la carena in carbonio batte un cuore giapponese, il quattro cilindri della Ninja che sprigiona 200 cavalli. Ma tutto il resto parla italiano, anzi romagnolo. Il telaio è un capolavoro di ingegneria: tubi d’acciaio intrecciati come una ragnatela, impreziositi da piastre in alluminio. Le sospensioni Showa sono regolabili in ogni dettaglio, mentre forcellone e piedini della forcella sembrano opere d’arte, ricavati dal pieno con una precisione maniacale.

KB 998 Rimini Bimota (Bimota) nextmoto.it

Il peso di 194 chili potrebbe sembrare un compromesso al ribasso, ma c’è una spiegazione. Per correre in Superbike servono regole ferree: prezzo massimo di 44mila euro e almeno 500 esemplari prodotti. Così Bimota ha dovuto fare i conti con la realtà, limitando l’uso di materiali esotici per contenere i costi. La produzione seguirà un piano preciso: 125 moto entro febbraio, altre 125 entro fine anno e le ultime 250 nel 2026.

La KB 998 Rimini è come un vestito su misura cucito attorno al motore della Ninja. Le linee della carena sembrano disegnate dal vento in galleria, con quelle alette che non sono solo un vezzo estetico ma veri strumenti per domare la potenza alle alte velocità. Ogni dettaglio racconta la storia di un marchio che ha fatto dell’eccellenza il suo marchio di fabbrica.

Il prezzo di 44mila euro la mette fuori dalla portata dei più, ma del resto non è una moto per tutti. È il biglietto d’ingresso per un club esclusivo, quello di chi vuole possedere non solo una moto, ma un pezzo di storia del motociclismo italiano. E mentre a Bologna, in casa Ducati, studiano con attenzione questa nuova sfidante, gli appassionati già sognano di vederla in azione sulle piste di tutto il mondo. Perché la KB 998 Rimini non è solo una moto: è la dimostrazione che anche i sogni più audaci, a volte, possono diventare realtà.