Allarme moto e scooter, notizie pessime in Italia: è peggio del previsto

È un momento drammatico per moto e scooter in Italia, e le ultime notizie sono ancora peggiori. Cosa sta succedendo e perché.

Non è un momento facile, per nessuno. I mercati sono in fermenti, le prospettive per il futuro si tingono di nero. Ma più che per altri il momento è drammatico per moto e scooter, che stanno vivendo in Italia un momento di crollo drammatico, di cui non è facile spiegarsi le ragioni fino in fondo. Ci  proveremo.

Moto crolla il mercato
Mercato moto scooter il crollo – nextmoto.it

Il 2025 è iniziato con un calo delle vendite del nuovo. Le immatricolazioni di gennaio e febbraio sono diminuite del 18,02% rispetto all’anno precedente. Le moto hanno registrato un calo del 27,2%, mentre gli scooter hanno contenuto la flessione al 7,44%. Questo rallentamento era prevedibile, ma non così drammatico.

Cosa succede adesso e perché

Un elemento da considerare è che non tutte le case motociclistiche hanno subito la stessa sorte. Alcune, come Ducati, Honda e i cosiddetti “nuovi brand” (Voge, CFMoto, Royal Enfield, QJ Motor), hanno registrato tassi di crescita notevoli. Voge ha segnato un +59%, CFMoto un +74%, Royal Enfield un +33% e QJ Motor un impressionante +206%.

Moto crolla il mercato
Male il mercato dell’usato – nextmoto.it

Il mercato dell’usato, invece, è in una situazione di stallo. A fine 2024, molti veicoli Euro5 sono stati immatricolati come km zero, ma le vendite dell’usato non sono aumentate come previsto. A dicembre e gennaio, c’è stato un incremento anomalo di 3.500 veicoli, ma mancano all’appello circa 15.000 km zero. Come mai sono rimaste invendute? La situazione non è migliorata a febbraio: i passaggi di proprietà sono diminuiti del 3,1%, con 46.649 unità.

Un primo indizio sulle ragioni del rallentamento è che le radiazioni, ossia la rottamazione dei veicoli, sono crollate del 35,3% su base annua, con solo 9.671 unità. Questo dato, insieme al calo delle vendite dell’usato, spiega la situazione attuale. Valerio Papale, direttore dei mercati B2B di Agos, afferma: “Con il mercato del nuovo che non decolla, i concessionari vendono le moto km zero. Il calo riguarda i trasferimenti tra privati, a favore di quelli da dealer a cliente finale, per l’eccedenza di moto Euro5 a buon mercato. I concessionari non ritirano più l’usato esausto, destinato a rottamazione o esportazione”.

Le prospettive per il mercato del nuovo sono legate alla capacità dei concessionari di smaltire le scorte e all’arrivo delle novità 2025. Secondo gli esperti il mercato nel 2025 riprenderà lentamente quota, ma occorrerà aspettare aprile per vedere un’inversione di tendenza. I dati del 2025 potrebbero essere addirittura inferiori a quelli del 2023.

C’è grande incertezza, sotto il cielo delle due ruote. Un’ottima occasione per chi aspetta di comprarne inutile. Con un mercato che stagna e che langue, tutti cercheranno di alzare i volumi con offerte che non si possono rifiutare.

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