Lo spettacolo della MotoGP ha regalato molti colpi di scena nelle prime due gare a Portimao e Termas, ma un pilota lancia un campanello di allarme.
Il campionato del mondo di MotoGP sta regalando spettacolo ai fan, per molti avrebbe già superato i livelli di emozioni e adrenalina che sa dare la Formula 1. Al momento la scelta di cambiare format sta premiando gli organizzatori della Dorna che possono gongolarsi dopo i primi due Gran Premi di Portimao e Termas de Rio Hondo. I colpi di scena non sono certo mancati e in testa al campionato troviamo un “outsider” come Marco Bezzecchi del team Mooney VR46 di Valentino Rossi.
Il successo che sta riscontrando la MotoGP ha però un risvolto della medaglia e un prezzo da pagare: il gran numero di infortuni, soprattutto dopo il primo weekend. A cominciare da Pol Espargaró che ha rimediato una brutta caduta alla curva 10 di Portimao e dovrà restare fuori per qualche mese. A seguire gli infortuni di Enea Bastianini (ancora incerto il ritorno ad Austin), di Marc Marquez e Miguel Oliveira (rientro probabile in Texas). Nel fine settimana a Termas de Rio Hondo anche Joan Mir ha dovuto dare forfait nella gara domenicale per una trauma cranico, ma nel prossimo Gran Premio ci sarà regolarmente.
Il rischio di infortuni è troppo alto in MotoGP
La griglia di partenza del GP d’Argentina iniziava ad essere troppo magra, soprattutto alla luce del fatto che i costruttori interessati dalle assenza non hanno sostituito i loro piloti. Resta il fatto che questa MotoGP rischia di spingersi troppo oltre il limite e il tester della Honda Stefan Bradl lancia un campanello d’allarme sulle colonne di Speedweek.com “Sono avvenuti troppi episodi in contemporanea a Portimao, a causa delle pessime condizioni di pista e della ghiaia. Nella gara di domenica a Termas de Rio Hondo, mancavano cinque piloti ed è stato terribile“.
La pioggia caduta nel fine settimana in Argentina ha spinto tutti i piloti a procedere con maggiore cautela, ma quando il campionato entrerà nel vivo con le gare europee la situazione potrebbe scaldarsi ulteriormente. “Temo che quando torneremo in Europa accadranno altri episodi. Questo è dovuto al nuovo format, perché già venerdì nelle FP2 tutti devono guidare come matti se vogliono andare direttamente in Q2. Sei sempre un po’ sotto stress e ti viene chiesto di dare il 110%“.
In merito alla sanzione di Marc Marquez, che ancora non sappiamo se sconterà ad Austin per un errore di trascrizione dei Commissari, Stefan Bradl sottolinea l’assenza di un regolamento chiaro. “A volte ho qualche difficoltà a capire il sistema con cui vengono rilasciate le sanzioni. Non esiste una regolamentazione esatta o un catalogo esatto delle penalizzazioni“.