C’è una grande novità che riguarda la MotoGP, e che può cambiare regole ed equilibri nel 2024. Ecco cosa è stato rivisto.
La stagione di MotoGP targata 2024 è alle porte, e proprio in queste ore stanno scattando i test in Qatar, una due giorni tutta da seguire per avere le idee più chiare sui valori in campo. In Malesia si è già visto che sarà difficile per tutti pensare di dar battaglia alla Ducati, specialmente alle nuove Desmosedici GP24, che anche rispetto alle vecchie GP23 hanno fatto una netta differenza. Pecco Bagnaia ed Jorge Martin confermano di avere qualcosa in più, con Enea Bastianini in agguato.
Per tutti gli altri, a meno di colpi di scena, ci sarà da soffrire, compreso Marc Marquez che avrà bisogno di tempo per imparere al meglio la sua nuova moto. Nel frattempo, in MotoGP è cambiata una regola che va a diminuire il rischio di squalifica, e che interviene sulla pressione delle gomme. Andiamo a vedere come sono cambiate le cose nel dettaglio.
MotoGP, cambiano le regole sulle gomme
Una delle regole più discusse nel mondo della MotoGP, introdotta lo scorso anno, è stata modifica, e ci stiamo riferendo a quella relativa alle pressioni delle gomme. Per chi non lo ricordasse, nella seconda parte di stagione scorsa fu introdotta una regola che stabiliva una pressione minima, e chi non la rispettava poteva ricevere delle reprimende, sino ad essere effettivamente squalificato, con classifica, di conseguenza, modificate dopo la fine delle gare.
Negli ultimi giorni, il tema è tornato d’attualità, con Johann Zarco che ha dichiarato: “Dal mio punto di vista, l’ideale sarebbe avere una pressione tra 1.7 ed 1.4 psi“, in modo da poter dare un riferimento chiaro e che mettesse tutti a riparo da squalifiche e problemi. Ebbene, una notizia importante, in tal senso, è arrivata per merito del noto giornalista Mat Oxley, che ne ha parlato sul suo profilo X.
Secondo quanto riportato da lui stesso, la pressione dovrebbe essere abbassata da 1.88 bar ad 1.80, ovvero un dato ben più alto di quello richiesto da Zarco, ma che comunque va incontro a quelle che sono le esigenze dei piloti della MotoGP. Infatti, lo scorso anno c’era il vero e proprio spauracchio di una pressione che tendeva ad alzarsi, soprattutto nelle fasi di duelli ravvicinati, portando ad un forte rialzo della minima. Inoltre, c’era anche un problema legato alla sicurezza, che era stato sottolineato, tra gli altri, anche da Brad Binder.
In base al pensiero del rider sudafricano di casa KTM, con quasi 2 bar di pressione si rischiavano problemi e bloccaggi delle gomme in fase di frenata, alimentando il rischio di arrivare lunghi o di scivolare. La nuova regola dovrebbe limitare il rischio di squalifiche, ma anche a favorire lo spettacolo. Infatti, si potrà stare più vicini a chi precede con un minor pericolo di far alzare troppo la pressione delle gomme, una mossa sicuramente azzeccata da parte degli organizzatori, nella speranza che non ci siano altri cambiamenti in corsa.