Cresce sempre di più l’interesse e l’amore dei clienti verso la Yamaha e da Iwata si è deciso ora di non fare solo moto.
Che la Yamaha sia un punto di riferimento per tutti gli appassionati di due ruote è ormai una questione chiara e fuori discussione per tutti. L’azienda giapponese ha dato vita negli anni a una serie di modelli che hanno arricchito le varie gamme del mercato, dalle enduro alle naked, con la Yamaha che ha raccolto anche grandi risultati in ambito sportivo.
Con la casa nipponica hanno corso alcuni dei migliori piloti di tutti i tempi, partendo per esempio da Giacomo Agostini, con il lombardo che dimostrò di non vincere solo grazie alla MV Agusta. Peccato che ora, pur avendo sotto contratto un campione del calibro di Fabio Quartararo, la Yamaha non sia in grado di metterlo nelle condizioni per lottare per il Mondiale.
A livello di moto, la Yamaha ha comunque deciso di dare vita a una delle sportive più belle, ovvero la R9. Si tratterà di una due ruote da corsa, adatta sia per la strada che per la pista, ma intanto a Iwata hanno deciso anche di lanciarsi verso un nuovo obiettivo altamente ambizioso, con le ruote che da due passano così a quattro.
Motori Yamaha per la Caterham: incredibile novità
Di recente la Caterham ha dato vita alla sua Project V, con questa supercar sportiva che si è presentata al grande pubblico in occasione della Goodwood Festival of Speed. Non è però solo il grande fascino che genera questa moto ad aver fatto parlare di sé, ma è soprattutto il fatto che al proprio interno monterà dei motori elettrici di derivazione Yamaha.
Una scelta di mercato che ha davvero dell’incredibile, con la Yamaha la Project V che al momento è solo in fase prototipale, ma dal 2026 sarà lanciata come auto di serie. La Yamaha ha dato così modo di progettare un motore che ha modo di far passare la Caterham Project V da 0 a 100 km/h in soli quattro secondi, con il picco di velocità che è di 230 km/h.
Interessante anche la batteria, con questa che è da 55 kWh e dunque, con una sola ricarica, permette al veicolo di rimanere in strada per un massimo di 400 km. Non è la prima che la Yamaha decide di lanciarsi nella produzione di motori per auto, ma ora con l’elettrico punta a ottenere dei risultati che in passato non sono mai giunti come da attesa.
