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Addio al colosso dell’automotive, ora è finita davvero: dramma per gli appassionati

Un tempo simbolo di innovazione e avanguardia nell’automotive, oggi rischia di essere demolita. Fine di un’era per un brand iconico.

Un vento gelido soffia da Trollhättan, e non è solo il clima rigido della Svezia a far tremare gli appassionati di motori. Si tratta di un momento che molti avrebbero preferito non dover mai vivere, un capitolo che si chiude definitivamente nella storia dell’automotive. È il momento di dire addio a uno dei marchi che, per decenni, ha rappresentato un baluardo di innovazione e qualità. Una notizia che scuote non solo i nostalgici del brand, ma anche tutti coloro che vedono in questo evento un simbolo dei cambiamenti drammatici che stanno attraversando l’industria automobilistica globale.

Bancarotta per il colosso (Nextmoto)

Non è stato solo un produttore di automobili. Era un marchio che parlava di un modo diverso di fare le cose, un sinonimo di ingegneria avanzata e di design all’avanguardia. Nata nel 1945 come costola dell’industria aeronautica svedese, l’azienda si è guadagnata una reputazione unica grazie a vetture che coniugavano tecnologia innovativa e uno stile unico.

La fine di un’epoca: Trollhättan verso la demolizione

Chi non ricorda le iconiche Saab 900 o la più recente 9-3, simboli di un’era in cui l’eccellenza tecnica era il cuore pulsante del brand? Eppure, dietro questa storia gloriosa si nasconde una realtà molto più complessa fatta di difficoltà economiche e decisioni aziendali che hanno portato alla fine di un sogno.

I problemi di Saab non sono certo una novità. Già nel 2008, il marchio svedese entrò in una crisi che avrebbe segnato il suo destino. All’epoca, sotto la proprietà di General Motors, il brand non riuscì a reggere la competizione con i giganti globali. Dopo una serie di vicende travagliate, che hanno visto Saab passare di mano a diversi gruppi e fondi d’investimento, nel 2011 arrivò la dichiarazione di fallimento.

Nel 2019, però, c’era stato un timido barlume di speranza. Il marchio fu rilevato dalla National Electric Vehicle Sweden (NEVS), un gruppo con grandi ambizioni: riportare Saab sul mercato con una gamma di veicoli elettrici prodotti in Cina. Tuttavia, anche questo tentativo naufragò rapidamente, lasciando dietro di sé una scia di delusione. Nel 2023, il fondo Stenhaga Invest acquisì la storica fabbrica di Trollhättan, un tempo fucina di modelli leggendari. L’obiettivo era trovare un nuovo acquirente capace di ridare vita al sito produttivo, ma le trattative non hanno portato ai risultati sperati.

La storica fabbrica Saab è vicina alla demolizione (Nextmoto)

Il colpo di grazia è arrivato di recente. Secondo quanto riportato da FormulaPassion, la fabbrica di Trollhättan è ormai vuota. Le linee di produzione, che un tempo sfornavano alcune delle auto più amate dagli appassionati, sono state smantellate. Tutti i macchinari destinati alla produzione automobilistica sono stati rimossi, lasciando uno scheletro industriale che potrebbe presto essere abbattuto. Il sito, inaugurato nel 1955 e considerato un vero e proprio tempio della tecnologia automobilistica, rischia di essere destinato ad attività completamente estranee al settore dei motori.

Questa notizia non rappresenta solo la fine di Saab, ma è anche un duro colpo per l’industria automobilistica in generale. La fabbrica di Trollhättan non era solo un centro di produzione, ma anche un simbolo dell’innovazione e del genio ingegneristico europeo. Perdere un pezzo di storia come questo significa anche dire addio a una tradizione che ha ispirato intere generazioni di progettisti, ingegneri e appassionati.

Anche se Saab non produce più automobili da anni, il suo lascito è ancora vivo. Le auto del marchio svedese continuano a circolare sulle strade, testimonianze tangibili di un passato in cui il design e la funzionalità andavano di pari passo. Ogni modello Saab racconta una storia, un approccio diverso all’automotive che metteva al centro il conducente e la sicurezza. Non è un caso che molti proprietari di Saab siano tuttora legati emotivamente alle loro vetture, considerate non solo semplici mezzi di trasporto, ma veri e propri compagni di vita.

Con la possibile demolizione dello stabilimento di Trollhättan, però, si chiude definitivamente un capitolo. Non sarà più possibile associare il nome Saab a un luogo fisico, a un punto di riferimento per gli appassionati. Quello che rimane è la memoria, fatta di modelli iconici e di un’idea di auto che è stata unica nel suo genere.