Abarth ha deciso, l’ufficialità è una vera e propria coltellata al cuore degli appassionati. Sono tutti increduli per l’addio: stop immediato alla produzione e niente più modelli, cosa succederà ora
Un marchio che è diventato leggenda. Lo pungiglione di Abarth non attaccherà più: la notizia è arrivata direttamente dagli Stati Generali dello Scorpione, che hanno annunciato attraverso una lunga intervista una decisione al 100% sofferta. Sofferta non solo dagli stessi protagonisti, ma dal grande pubblico di appassionati che da generazioni è abituata al rombo del ramo sportivo di casa Fiat. Ora la musica cambierà in maniera storica.
Come raccontato nel corso della sua approfondita chiacchierata da Autocar, Gaetano Thorel, numero uno di Abarth, il marchio dello Scorpione dice addio ai modelli a benzina. Non saranno più prodotti modelli con motore endotermico, ma avranno solamente il rombo silenzioso dell’elettrico. Una decisione che ha scatenato le polemiche dei puristi e la perplessità degli addetti ai lavori, soprattutto considerando il mercato sempre più risicato che le auto EV hanno dimostrato di avere.
Eppure, Thorel è stato inamovibile: “È escluso qualsiasi successore non elettrico all’interno della nostra gamma”, motivando che sarà un bene anche per il consumatore che acquista l’auto. Come? “Produrre auto a combustione che emettono 180 g/km rende il bollo tra i 1.000 e i 2.000 euro in Italia. A questo punto è meglio offrire auto elettriche, che offrono il divertimento di una berlina sportiva allo stesso prezzo”.
Abarth, addio ai modelli a benzina: la decisione di Thorel
La decisione di Abarth non conosce compromessi e non prevede l’inclusione di tecnologie ibride. Sarà un full electric puro, come spiegato da Thorel: “Dobbiamo restare in qualche modo fedeli al DNA di Abarth. La nuova 500 è dotata di un motore micro-ibrido che non le rende possibile sprigionare la potenza necessaria per essere una vera Abarth”.
Insomma, è una questione di lealtà e fedeltà alla storica del marchio, per quanto il passaggio all’elettrico strida alle orecchie dei puristi dello Scorpione. Thorel addirittura richiama il fondatore del glorioso marchio: “Carlo Abarth non ha mai creato un’auto da zero, fa parte del nostro DNA prendere un’auto convenzionale e renderla qualcosa di strepitoso. Migliorare il motore, la dinamica, persino il suono, pur di renderla sportiva ma comunque accessibile. È questo il DNA che vogliamo preservare e alla quale vogliamo restare fedeli”.
Una scelta che può convincere o meno, ma che sta iniziando già a fruttare qualche risultato importante. Non a caso, la nuova 600e porterà nei prossimi anni alla Abarth più potente di sempre.