Il mondo delle due ruote è tanto vasto quanto economicamente stabile. Ma negli ultimi anni, come vedremo, le cose sono cambiate.
E’ ormai cosa nota che l’automobilismo ha subito un cambiamento a dir poco negativo negli ultimi anni. Lo dicono gli addetti ai lavori, i mass media, le televisioni, i clienti e anche i produttori stessi delle automobili. Una stabilità commerciale venuta meno e che sembra riguardare anche il motociclismo.
Le due ruote, sempre molto amate in Italia e nel resto del mondo, sono sempre state un settore di vendita molto seguito, ricercato e stabile. Una costanza che però pare essere venuta meno negli ultimi anni, a cavallo di quanto accaduto a partire dal 2020.
All’interno di questo articolo vedremo perciò cosa è effettivamente cambiato e perché è così difficile fare alcuni acquisti che prima, in un certo senso, era davvero quasi una banalità effettuare.
E’ inutile girarci intorno; tutti i mercati, dal più al meno attivo, hanno subito una variazione in negativo negli ultimi anni. Soprattutto a causa dell’avvento della pandemia di Covid-19, un virus terribile che ha messo in difficoltà l’intera popolazione mondiale, fra morti, malati, aziende che chiudevano o imprenditori costretti a licenziare caterve di persone che fino a quel momento erano sicure del loro posto di lavoro.
Tutto ciò ha condizionato anche l’automobilismo e il motociclismo. E in effetti, cari amanti delle moto, non è tanto la voglia di due ruote che manca…ma proprio le moto e i loro componenti. Il consumo non va di pari passo con il consumatore, con una carenza che prevede perciò attese quasi interminabili.
I concessionari motociclistici, almeno fino ad un po’ di tempo fa, non sapevano nemmeno quando avrebbero potuto avere in mano i veicoli. Oppure vengono avvertiti i potenziali clienti di una data precisa, che però decisamente spesso e fin troppo volentieri non è mai immediata per quanto permane i modelli nuovi.
Il motivo che ha portato a questa situazione però non è soltanto il Coronavirus; pensiamo infatti alla globalizzazione. Parliamo delle spedizioni intercontinentali, perché spesso la lista di attesa è molto ampia a causa del fatto che per avere i componenti da assemblare le aziende devono aspettare che gli stessi arrivino direttamente dall’altra parte del mondo.
Insomma, una situazione a dir poco delicata, che non riguarda soltanto qualche venditore o concessionaria, ma proprio tutto il mercato motociclistico dalla A alla Z. Ma nel caso in cui il veicolo che tanto attendete, non arriva nemmeno per quanto riguarda il momento prestabilito? Chiariamoci, ogni contratto può (e spesso è meglio che lo faccia) prevedere una data prestabilita.
E se non c’è, il consumatore deve farlo presente, perché una data di consegna deve assolutamente esserci. In caso contrario, potete anche avere tutto il diritto di attivare – per iscritto, chiaramente – la risoluzione del contratto.
Sia chiaro però che il contratto è valido anche senza alcuna data. Tuttavia, se ne viene fissata una e le tempistiche continuano a slittare – senza un valido motivo – il comportamento del venditore è assolutamente illegale oltre che scorretto.
Poi, certo, bisogna considerare anche la giustificazione di una “causa di forza maggiore”, che considerando la situazione post Covid è di sicuro realistica e comprensibile. Insomma, l’acquisto di una motocicletta o scooter nuovo è diventato sempre più complicato. Ci vuole pazienza: e se non ce l’hai, tanto vale puntare sul comunque validissimo mercato dell’usato.