Il giovane talento spagnolo ha le idee chiare, non si nasconde e dimostra di avere il coraggio dei campioni.
I primi due weekend di MotoGp sono ormai archiviati. Manca sempre meno al terzo appuntamento stagionale, che si correrà negli Stati Uniti il 14 aprile, e nel frattempo non si fa altro che parlare di un fenomeno che ha travolto l’intero paddock come un vero campione destinato a fare la storia di questo sport.
Si tratta di Pedro Acosta, giovane spagnolo approdato in KTM, nel team GasGas, quest’anno dopo aver conquistato il mondiale di Moto2 nel 2023. Un trasferimento attesissimo proprio perchè l’attitudine di Acosta ha ricordato fin dall’inizio quella dei grandi campioni. E tutto è andato come previsto.
I primi due Gran Premi della stagione sono stati straordinari. In Qatar Acosta ci ha deliziato con una serie di duelli all’ultima curva fino a pochi giri dal termine, quando ha prevalso la stanchezza che l’ha costretto a retrocedere fino al nono posto. In Portogallo, però, è arrivato il primo podio. Una gara strepitosa condotta con un mix perfetto di intelligenza tattica e aggressività, fino al podio finale, a consacrazione di un pilota che sembra avere un futuro roseo davanti.
Acosta si racconta, dal paragone con Rossi all’infortunio
In un’intervista al programma televisivo spagnolo El Hormiguero, Pedro Acosta ha raccontato il suo atteggiamento in posta e l’eredità che sente di raccogliere da piloti dal calibro altissimo, ma anche dei momenti bui della sua giovane, carriera.
“Il sorpasso a Marquez in Qatar è stato difficile, più di quanto non sia sembrato dalla tv. Era la mia prima gara e mi avevano detto di tirar fuori le palle, così l’ho fatto. È normale essere la mosca rompiballe con Marquez, come lui lo è stato con Valentino Rossi. Non sono mai stato in direzione gara, ma è normale scaldarsi quando si subisce un sorpasso. Io voglio sempre dare un po’ più di “sugo” a chi ci guarda da fuori o dalla tv, noi piloti di MotoGp rischiamo la vita, è come guardare la morte in faccia”, ha commentato Acosta in merito a chi diceva che il sorpasso su Marquez fosse poco pulito.
Infine Acosta ha descritto se stesso come un pilota dal grande ego, che riguarda i suoi video su YouTube. “Mi diverto e mi pagano, cosa posso volere di più? Devo tutto ai miei genitori, senza di loro non sarei qui”, ha concluso.