Un bonus è sempre molto atteso, soprattutto in un periodo molto difficile quale stiamo vivendo attualmente tutti. Questo sarà graditissimo.
Un bonus è sempre molto atteso. Anche perché, indubbiamente, gli italiani nel 2022 non hanno vissuto il miglior momento assoluto dal punto di vista economico. Lo abbiamo visto con il caro carburante alle stelle e che sembra non accennare minimamente ad abbassare.
Gli incentivi quindi, da questo punto di vista, aiutano non poco per quel che permane l’economia di una famiglia o di un singolo individuo. A partire da quelli legati alle automobili, certamente, ma anche alle due ruote. In particolare i secondi, che in questo articolo analizzeremo in ottica 2023 per vedere cosa cambia effettivamente.
Qui moto e affini: cosa cambia veramente
Non solo automobili, ma anche motociclette. Ecco il bonus dedicato alle due ruote, con il Governo italiano che ha stanziato ben venti milioni di euro richiedibili in ogni momento. Il merito è tutto o quasi del Mise, che si è mosso in modo da permettere a tanti cittadini di richiedere tale bonus.
Non ci sono particolari condizioni da rispettare; basti pensare che non vige alcuna soglia ISEE, il che è sicuramente una buona notizia per chiunque. Arrivando all’incentivo vero e proprio, pare che sia stato previsto uno sconto di circa 4mila euro sul prezzo di listino.
Si tratta, in parole povere, di una riduzione del 40% dell’acquisto. Impossibile non definirla un’ottima opportunità per tanti motociclisti e anche cittadini comuni che necessitano di un mezzo da utilzizare in strada.
Bonus moto: dettagli e come richiederlo
E adesso veniamo al sodo della questione, dopo aver introdotto il bonus dedicato alle motociclette e agli scooter. Tale incentivo, rientra nel pacchetto dei contributi svincolati dal rispetto delle soglie ISEE. Al contrario delle automobili, che invece non sono caratterizzati da tale postilla.
Lo sconto, come detto, è limitato a 4mila euro per una moto, uno scooter, un quadriciclo leggero o un ciclomotore che un papabile cliente intende acquistare. La misura serve a sostenere l’acquisto di veicoli a mobilità sostenibile. I mezzi acquistabili appartengono alle categorie seguenti: L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e ed L7e.
Tale bonus è rappresentato da un doppio contributo; ciò però dipende a seconda dell’acquisto che si intende fare, ovvero con o senza rottamazione. Se si decide di non rottamare un altro modello, lo sconto arriva a tremila euro. In caso contrario, si può arrivare alla cifra di quattromila.
Per quanto concerne le moto elettriche, cambia qualcosa dal punto di vista dello sconto. Il prezzo di listino non deve superare i 2500 euro. In più, per accedere ad un nuovo mezzo a motore, la rottamazione diviene necessaria in tale frangente. Il bonus non è ancora disponibile, ma fra qualche giorno verrà riaperta la piattaforma messa a disposizione dal Mise.
Il contributo non viene richiesto direttamente dall’acquirente, ma viene riconosciuto dal venditore diretto o indiretto. Anche quest’ultimo è necessario che si registri sulla piattaforma, così da prenotare il contributo. In questo modo, sarà possibile concedere l’incentivo al cliente, ottenendo il rimborso dal costruttore. Il produttore, infine, recupererà l’investimento sotto forma di credito d’imposta.